giovedì 28 febbraio 2013

Le Parole Segrete, un'inaspettata sorpresa

Questo libro è finito in mano mia perché mia sorella, essendo una fan della scrittrice, l'aveva comprato. In effetti l'aveva comprato per sè ma, avendo trovato nella seconda pagina le parole incantesimo e goblin, me l'ha rifilato nel giro di pochi giorni. Poi il libro è stato lì per mesi perché dell'autrice non sapevo niente a parte che aveva scritto Chocolat, che non ho letto ma ne ho apprezzato il film, e perché, come sempre, avevo altre centinaia di cose da leggere. Poi l'ho iniziato, e l'ho finito in due giorni. 

Questo è un libro veramente bello. Tanto per cominciare c'è da dire che, come sempre, il titolo italiano non rende. Come siano arrivati da Runelight a Le Parole Segrete, facendolo sembrare un misto tra un romanzo rosa e un giallo, non saprei proprio dirlo. Forse gli editori sono un po' fissati col fatto che un autore si debba per forza fossilizzare su un genere e tenere sempre la stessa clientela. Un po' come Philip Pullman o Neil Gaiman che sono sparsi per mezza libreria invece di trovarsi tutti vicini in un reparto, perché i loro libri non si sa se ettichettarli  come "per ragazzi" o "per adulti", volendo per forza pensare che ci sia una differenza. D'altro canto non capisco neanche come si possa scartare un libro solo perché ci si accorge che è fantasy!

In ogni caso in questo libro la protagonista è Maddy Smith, una ragazzina marchiata con una runa, un evidente simbolo di derivazione magica. Maddy vive in una Nuova Era, gli Antichi Dei sono stati sconfitti dall'Ordine dell'Innominato e il marchio di runa non è cosa ben vista. Il libro ci porta in una spirale di potere tra il politeismo degli antichi dei (Aesir e Vanir della mitologia nordica) morenti e il monoteismo nascente con l'Ordine e i suoi Inquisitori. Per me questo libro è folgorante. La trama si intreccia e si infittisce portando con sé personaggi che sarà difficile dimenticare. 

Loki viene caratterizzato in maniera eccelsa, sempre a fare scelte azzardate per avere più di ciò che ha, cercando poi di salvarsi la pelle stringendo patti e trovandosi di continuo intrappolato in ricatti e promesse da mantenere. E infatti lui è marchiato con la runa Kaen che rappresenta il Fuoco, il Caos. Adoro questo Loki!

E come dimenticare il parroco Nat Parson e la moglie Ethelberta? E il ferreo Inquisitore venuto dalla Fine del Mondo? E Skadi, la Cacciatrice? E la nostra fantastica eroina Maddy, che dovrà scoprire il segreto della sua runa e decretare il futuro del mondo e degli dei? 

Non dirò di più ma questo è veramente un bel libro con una trama intrigante, affatto scontata, e personaggi interessanti. Non so voi ma recentemente sono un po' perplessa delle ultime uscite fantasy. Insomma se si prende in mano una qualsiasi nuova uscita si può scommettere la testa che sarà:

a) una trilogia o comunque solo un i-esimo volume della serie;
b) una storia d'amore adolescenziale impossibilitata da qualche tipo di differenza razziale.

Provate a vedere!! 

Insomma a me rincuora un po' che ci siano ancora autori dotati di reale e genuina fantasia, che non devono ricorrere a tempeste ormonali per rendere apprezzabili i propri racconti. Semplicemente bravi e dotati di fervida immaginazione. Grazie Joanne Harris per questa ventata d'aria fresca! E grazie anche a tutti coloro che già conosco e continuano a stupirmi, e agli autori che invece non conosco ancora, ma che un giorno, scavando da Feltrinelli, scoverò sommersi da vampiri glitterati e ragazzine complessate!

martedì 26 febbraio 2013

Sherlock...il noto investigatore nel XXI secolo!


Sherlock è una miniserie televisiva inglese del 2010. Al momento sono state prodotte 2 stagioni con 3 episodi da un'ora e mezza ciascuna. Per quanto riguarda la terza serie, le riprese dovevano cominciare a Gennaio 2013, ma pare che siano slittate a Marzo per gli impegni degli attori principali (Freeman è Bilbo ne Lo Hobbit di Peter Jackson e Cumberbatch è impagnato a fare il "cattivo" John Harrison nel nuovo Star Trek into Darkness) e per quelli di uno dei produttori Steven Moffat che sta lavorando alla serie Doctor Who

Come suggerisce il titolo, la serie è ispirata alle avventure di Sherlock Holmes di Sir Arthur Conan Doyle. La novità apportata da questa versione è che è ambientata ai giorni nostri. I produttori hanno cercato di mantenere le peculiarità dell'opera originale riadattandole però al presente. Rimangono dunque i personaggi principali, Sherlock Holmes, John Watson e, come nemesi, Moriarty, e alcuni personaggi secondari come l'ispettore (qui Detective) Lestrade, la padrona di casa Mrs. Hudson e il fratello di Sherlock, Mycroft Holmes (interpretato per altro dal co-produttore Mark Gatiss). 

Sherlock Holmes dunque userà le nuove tecnologie per investigare (smartphones, internet, GPS,...) restando coerente col fatto che "usa sempre tutti gli strumenti che ha a disposizione per risolvere un caso". Continuerà a piacergli stare in laboratorio a fare esperimenti e mettersi a strimpellare di quando in quando col violino. La pipa è stata sostituita con dei cerotti alla nicotina ma tiene un blog (The Science of Deduction, riprodotto per scherzo dalla BBC) dove elenca 240 tipi di tabacco (ops...243!). Sherlock si autodefinisce un "sociopatico iperattivo", è geniale, arrogante, sessualmente neutrale e insopportabile, assolutamente fantastico! A dargli corpo e a rendere realistico questo personaggio è l'attore inglese Benedict Cumberbatch. Se si guardano le versioni inglese e italiana del telefilm ci si stupirà di quanto diverse siano le due voci. La voce di Cumberbatch è molto più bassa di quella del doppiatore italiano e si capisce anche come possa essere stato scelto per dare la voce al Negromante de Lo Hobbit.


John Watson, interpretato dal bravissimo Martin Freeman, è un reduce della guerra in Afghanistan (anche l'originale lo era, della guerra anglo-afghana del 1878-1880) e sin dal primo episodio si vede come non sia relegato al ruolo di secondo, ma di vero e proprio co-protagonista. Il legame che si viene a formare tra i due è molto forte perché John è la parte più umana di questo duetto, ed è l'unico che riesce a sopportare un coinquilino pazzo come Sherlock, affezionandocisi addirittura. Anche John tiene un blog (The Personal Blog of Dr. John H. Watson), molto più visitato di quello di Sherlock, dove parla dei casi da loro risolti.

Consiglio questo telefilm perché è fatto molto bene, e ha dei personaggi ben delineati (anche i secondari, Moriarty, Lestrade, Mrs. Hudson, etc.). La colonna sonora è bella, una di quelle che poi si continuano a canticchiare per giorni, e ci accompagna per le vie di Londra e a bordo dei tipici Taxi inglesi.

Ecco il trailer della prima serie (in inglese...in italiano c'era solo un terribile trailer di Italia 1!!):



Posto il video di una scena figa del primo episodio che in realtà è stata cambiata e allungata perché inizialmente il pilot era di 60 minuti ed è poi stato richiesto da 90 minuti. Sconsiglio la visione a chi vuol vedere la serie perché in parte spoilera la trama del primo episodio. Chi l'ha già visto, se ne frega o chi, come me, si diverte a sapere prima la fine (...giàh!) lo guardi pure, è un bell'assaggio! Sherlock drunk!!



See you at 221B Backer Street! ;)

P.S. Ovviamente in Italia non c'è ancora l'edizione in DVD...-_-' per averla dovete prenderla in Inghilterra, Germania o Francia, dove vendono i cofanetti in lingua originale. Link Amazon...

giovedì 21 febbraio 2013

Game of Thrones - Season 3





Ecco la data di uscita della terza serie sul network HBO. Non si sa ancora nulla dell'uscita Italiana per ora. Alcuni dati certi sulla nuova stagione sono:

  • ci saranno almeno altre 6 occasioni in cui vorremo uccidere Joffrey;
  • ben 14 nuovi personaggi;
  • un cameo del batterista dei Coldplay nel ruolo di un....batterista;
  • una lunga scena dei draghi in volo;
  • le riprese sono state svolte in Irlanda, Islanda, Europa dell'Est e Marocco. Tutte le scene al di là della barriera sono dunque con reali attori congelati;
  • ci sarà una cinquantina di estranei;
  • 10 episodi ciascuno con circa 5 minuti in più per un totale di circa 1 ora in più per questa serie;
  • qualcuno morirà!! Ahahah! Ovviamente....Who will be the next?? 
Ecco i due trailer intanto:

"The great war is between Death and Life, Ice and Fire. If we lose, night will never end."




"Chaos isn't a pit, chaos is a ladder. Many who try to climb it fail, never get to try again. The fall breaks them. And some are given a chance to climb, they cling to the realm, or the gods, or love. Only the ladder is real. The climb is all there is." 

I creatori tengono un blog sul making of, ecco il link.

Attendiamo con ansia! Winter's coming...

lunedì 11 febbraio 2013

LINCOLN...stupendo!



Non ci sono spoiler in questa recensione...anche perché un po' la storia la si dovrebbe sapere insomma!



1865, gli ultimi quattro mesi di vita del 16° presidente americano, Abraham Lincoln. Il film tratta della Guerra di Secessione americana e dell'approvazione alla Camera del 13° emendamento. Si tratta dunque di una delle fasi più difficili della storia americana, che ha portato alla fine della schiavitù e alla riunione degli Stati del Nord e del Sud.
Il film inizia dicendo: Con una popolazione composta per metà di uomini liberi e per metà di schiavi, com'è possibile tenere unita una nazione?, ed è su questo principio che Lincoln ha combattuto per debellare la schiavitù e riuscire contemporaneamente a tenere unita la sua patria.

Credo che l'interpretazione di Daniel Day-Lewis in questo film sia magistrale. Purtroppo in Italia dobbiamo accontentarci del doppiaggio di Favino (bravo, per carità..) perdendo tutto il lavoro che l'attore ha fatto per dar voce al personaggio di Lincoln (ha lavorato un anno sul personaggio). Dal film si vede un uomo intelligente, razionale, eccezionale oratore, buon ascoltatore, saggio e malinconico. Negli occhi si legge il peso della scelta tra una fine veloce della guerra, senza la liberazione degli schiavi, e la liberazione di questi ultimi a discapito di altre migliaia di vite umane in una delle più sanguinose guerre della storia americana. Per un'epoca in cui non riuscivano neanche a pensare ai neri come esseri umani, quest'uomo ha messo sui piatti di una bilancia queste due decisioni e ha scelto la libertà dell'individuo, quando quasi nessuno le avrebbe dato peso. Il fardello di queste scelte si legge sul corpo di Daniel Day-Lewis, che cammina piano col suo bastone,  che guarda pensieroso oltre la finestra, e che tuttavia non vacilla e non si arrende mai.

Ci terrei a precisare che questo non è Salvate il soldato Ryan o Indiana Jones. Se avesse voluto essere un film di guerra si sarebbe chiamato La Guerra di Secessione o Nordisti vs. Sudisti! E' un film che si prende i suoi tempi (no, non è lento. Avete mai visto Solaris di Tarkovskij?? QUELLO è lento!), dal respiro profondo. Inquadrature lunghe, passaggi lenti, fotografia a lume di candela. A mio parere, non poteva essere diversamente, con un protagonista che deve pesare attentamente ogni sua parola e ogni sua azione (...se anche tutti i politici d'oggi lo facessero...). Non mancano comunque i momenti di leggerezza, come nella caccia ai voti, o nelle storie che piaceva raccontare a Lincoln. Quindi non immaginatelo un film pesante, perché non lo è.

La colonna sonora, come quasi sempre per i film di Spielberg, è di John Williams e scorre leggera di sottofondo, senza togliere spazio al protagonista. Quasi mai orchestrale, preferisce strumenti quasi soli, trombe, piano, cello...

Insomma io consiglio di vedere questo film. A me ha fatto pensare anche alla politica delle nazioni giovani in confronto a quella attuale. A prescindere dalle idee, almeno delle idee c'erano! Almeno credevano in qualcosa, almeno si battevano per qualcosa! Presenti e operativi alla Camera! 
Mi piace anche pensare a che faccia avrebbero fatto se avessero saputo che ai nostri giorni esiste un presidente americano nero, e che ci sono addirittura delle donne in politica. Se le cose stanno così ora, forse, in parte, è proprio merito di Lincoln, che si è battuto con testardaggine per quell'emendamento.

TRAILER AMERICANO (per sentire la voce di Daniel Day-Lewis)
TRAILER ITALIANO
SITO UFFICIALE (estratti della colonna sonora)

mercoledì 6 febbraio 2013

LIMIT, un bel fanta-thriller

Finalmente ecco la prima recensione di un libro! Come primo soggetto ho optato per questo libro di 1350 pagine dello scrittore tedesco Frank Schatzing. Non avevo mai letto nulla di questo scrittore e devo dire che è stata una piacevole scoperta. 


Limit è un thriller fantascientifico ambientato nel 2025, in un futuro non molto lontano dunque. E' frutto di molte ricerche e studi approfonditi sulle possibili evoluzioni economico-sociali e tecnologiche della nostra società attuale e, dunque, quasi tutto ciò che si vede nel romanzo non è frutto di semplice immaginazione bensì di realistiche previsioni.

La storia segue essenzialmente due protagonisti:
  • Julian Orley, multimiliardario inglese, unico al mondo ad aver costruito un ascensore spaziale. Nonostante sia inglese, collabora al programma spaziale degli Stati Uniti, aiutandoli nel trasporto dell'elio-3, un materiale reperibile sulla Luna, col quale si può generare energia tramite fusione nucleare. Julian Orley ha inoltre costruito un lussuosissimo hotel sulla Luna e, al momento della narrazione, ci sta andando con un gruppo elitario di invitati accuratamente selezionati.
  • Owen Jericho, un detective-informatico inglese trasferitosi a Shanghai. Ha il compito di ritrovare una dissidente cinese scomparsa all'improvviso.
Il romanzo tratta temi che già ora cominciano a diventare scottanti come l'evoluzione politica del rapporto tra Cina e Stati Uniti, e come la crisi energetica per l'esaurimento dei combustibili fossili. La realisticità con cui Schatzing prevede il futuro mi ha ricordato la lungimiranza di Orwell in 1984

Vi citerò alcune scoperte scientifiche che qualcuno leggendo il libro potrebbe credere folli e che invece sono in fase di ricerca o sviluppo.
Scena da The Big Bang Theory, Leonard
 mostra a  Penny un esperimento sull'olografia.
  • Olografia e cristalli di memoria: l'olografia è una tecnologia in fase di sviluppo. Le basi teoriche sono solide ma l'applicazione è ancora oggetto di studio. I cristalli di memoria in particolare sarebbero un'applicazione interessante dell'olografia perché consentirebbero di sfruttare volumi anziché piani (come i DVD, i CD o i più recenti Blu-Ray) per l'immagazzinamento di dati, e avrebbe capacità di molto superiori a questi supporti. Ad esempio, in teoria la tecnologia olografica può memorizzare un singolo bit per un blocco cubico grande quanto la lunghezza d'onda del laser. Per esempio il laser all'Elio-Neon a luce rossa ha una lunghezza d'onda di 632,8 nanometri. Un tale laser potrebbe memorizzare fino a 4 Gigabit per millimetro cubico (0.001/632.8e-9)^3=3.95e9 bit.
    Per quanto riguarda l'olografia in sè, se ne discute molto per una possibile applicazione in giochi, home-video e cinema. Non esiste ancora nulla di concreto in questo campo perché la difficoltà sta nella meccanica del movimento dei Pixel. Ovvero per creare l'immagine in movimento ci dovrebbe essere un sistema microelettromeccanico che muova in continuazione i Pixel per una visualizzazione dinamica. Un articolo interessante è nel seguente link.
  • Elio-3, ebbene sì, esiste. E' un isotopo dell'elio, raro sulla Terra, ma che si ritiene essere più diffuso sulla Luna. L'interesse che si ripone su questo elemento è proprio legato al suo possibile utilizzo nelle centrali a fusione nucleare. Altro link interessante da guardare!
  • L'ascensore spaziale è attualmente oggetto di studi di fattibilità. In soldoni lo si può vedere come un filo teso che arriva fino all'orbita geostazionaria (ovvero l'orbita ad un'altezza tale che i satelliti che la percorrono hanno periodo di rivoluzione uguale a quello di rotazione della terra). Arrivati lì si potrebbe partire con delle navette con una considerevole riduzione nell'utilizzo del carburante perché si potrebbe sfruttare la diminuzione della forza di gravità e la forza centrifuga. E' ovvio che anche qui il problema sta nel trovare un materiale adatto per fare una fune resistente, leggera e lunga 36000Km! Ho trovato questo articolo interessante perché il Giappone sostiene che l'ascensore sia fattibile quando, nel libro, l'Asia cerca in tutti i modi di comprare il brevetto da Orley ed è ancora vincolata ai costosi mezzi terrestri!
File:Schema strutturale ascensore spaziale.png
Schema di un ascensore spaziale.

In definitiva, se non vi scoraggiate davanti a libri grossi come mattoni, con un indice riepilogativo dei personaggi alla fine, con qualche nozione scientifica (per altro spiegata in maniera comprensibile per tutti) e sì, senza le figure, io vi consiglio vivamente di leggere questo libro! ;)