sabato 6 luglio 2013

CORALINE, dal romanzo di Neil Gaiman al film di Henry Selick




Approfitto di questa breve pausa dallo studio per parlare di questo film tratto dal libro di uno dei miei autori preferiti, Neil Gaiman

La trama

Coraline (attenzione, Coraline, non Caroline! Il nome arriva da un accidentale errore di tipografia di Gaiman, gli è piaciuto e l'ha tenuto!) si è da poco trasferita con i suoi genitori in una nuova casa. La casa ha 14 porte, 13 si aprono e chiudono normalmente, la quattordicesima invece è una piccola porticina murata nel salotto. Coraline si annoia, i genitori non le prestano molta attenzione perché lavorano strenuamente alla pubblicazione di un libro, i vicini di casa sono pazzi o inquietanti e lei si sente sola. Una notte segue dei topolini per la casa fino a che gli animaletti non scompaiono dietro la porticina del salotto, che non da più su un muro di mattoni, bensì su un altro appartamento identico al suo...o meglio, quasi identico. L'Altro appartamento è ordinato e accogliente, ha degli Altri-genitori più affettuosi che le cucinano manicaretti e compongono canzoni per lei, degli Altri-vicini simpatici che si prodigano per divertirla. C'è solo una differenza: le persone hanno bottoni al posto degli occhi...



Cosa mi è piaciuto

Adoro questo film e adoro lo scrittore di Coraline, è difficile trovare qualcosa che non mi piace, anzi...è impossibile! Vedrò dunque di dirvi perché sono innamorata di questa storia.

  • L'animazione in Stop Motion (Passo uno in italiano) è una tecnica di ripresa cinematografica che conoscete tutti, molto probabilmente per Nightmare Before Christmas, per altro dello stesso regista di Coraline, Henry Selick (si, il regista di Nightmare Before Christmas era Henry Selick, non Tim Burton! Il soggetto era di Tim Burton!). NBC è del 1993, Coraline è del 2009, e si vede l'immenso salto di qualità! Le immagini sono più fluide e in più sono arricchite dal 3D. Questa tecnica consiste sostanzialmente nel creare tutta scenografia del film in scala ridotta e usare dei modellini per i personaggi che vengono fotografati, spostati infinitesimamente a mano, ri-fotografati e così via. Le immagini vengono poi messe in sequenza alla velocità di 24 fotogrammi al secondo che, facendo due conti, sono 138.240 fotogrammi per 96 minuti di film! In un'intervista dicono che "in una settimana di lavoro intenso, produciamo 7 secondi per animatore". Considerando che in ogni fotogramma devi muovere leggermente una ventina di pezzi del pupazzo (faccia, mani, braccia, gambe, etc.) si può avere una vaga idea dell'immane lavoro che comporta un film del genere. Io adoro le cose in miniatura e la cura maniacale dei dettagli quindi questa tecnica e lo splendido risultato finale mi manda no letteralmente in estasi!






  • Il 3D. Vorrei precisare che non sono una grande fan del 3D. Trovo fastidiosamente alto il costo di questi film, la tecnica è spesso usata a sproposito, senza incrementare di fatto lo spessore (in senso lato) del film e spesso, nei film d'azione, non riescono a stabilizzare adeguatamente l'immagine, ottenendo solo un fastidioso pasticcio confusionario. Sono pochi i film che mi hanno fatto apprezzare il 3D e uno di questi è proprio Coraline. Henry Selick usa sapientemente la terza dimensione, arricchendo realmente le scene di una profondità piacevole e avvolgente. Lo usa per farci sentire dentro la storia e non per stupirci in continuazione con oggetti che ci arrivano addosso (effetto usato solo con l'ago all'inizio del film). Quando Coraline arriva al cespuglio di edera velenosa, noi siamo dentro il cespuglio, e quando entra nel tunnel bluastro che porta nell'Altra-casa, percorriamo anche noi quel tunnel. Per la realizzazione del film è stata usata una telecamera speciale con i due obiettivi ravvicinati a "distanza occhi di pupazzo" e non a "distanza occhi umani" perché sennò in 3D sarebbe sembrato di essere dei giganti nella scena.
Coraline e Henry Selick

  • La Colonna Sonora di Bruno Coulais è stupenda. Si resta ammaliati sin dai titoli di testa, con pizzicato degli archi, pianoforte e voci bianche. Bella, molto evocativa, davvero difficile da dimenticare!
  • Protagonisti e storia. L'universo di Gaiman è ricco di personaggi fortemente caratterizzati. E' difficile non restare affascinati dalla moltitudine di personalità che fa uscire dalla sua penna. Qui la protagonista è Coraline, una bambina che deve improvvisamente confrontarsi con le illusioni del mondo, e decidere a cosa credere. Non è un'eroina, non ha super-poteri, è una bambina normale, che si trova a dover indagare sulla reale natura del legame coi genitori. E' realmente affetto quello di coloro che ti regalano tutto e non ti fanno mancare niente di ciò che desideri? Avere tutto ciò che vuoi ha un prezzo? E se sì, quale? "Fai attenzione a ciò che desideri" è scritto sulla locandina del film...Coraline è stata resa molto bene nel film, dove ha la voce e le movenze della giovane attrice Dakota Fanning.
    Un leitmotiv di Gaiman sono i gatti (Gaiman ama i gatti il che non può essere che un valore aggiunto! *o* ). Qui c'è un gatto nero senza nome perché "i gatti non hanno nome", risponde il gatto a Coraline che gli aveva domandato quale fosse il suo nome, e aggiunge: "VOI persone avete il nome. E questo perché non sapete chi siete. Noi sappiamo chi siamo, perciò il nome non ci serve". E infatti nell'Altro mondo, con gli Altri-genitori, gli Altri-vicini e l'Altra-casa, non c'è un Altro-gatto, c'è sempre lo stesso gatto perché, come dice lui: "io non sono l'altro di nessuno. Io sono io". Insomma, è una perfetta filosofia felina! I gatti di Gaiman sono veri Gatti, in tutta la loro stronzaggine, altezzosità e irresistibile fascino. Gatti che non ti diranno mai che ti vogliono bene, non sarebbe da loro, eppure lo fanno, come il gatto nero di Coraline che, a suo modo, le starà sempre vicino.
Neil Gaiman adora i gatti. :)



Il DVD

Io ho l'edizione 2 Disc Collector's Edition del film con un disco per la versione in 3D e uno per la versione in 2D più gli extra. Il 3D è quello classico (anaglifo) col contrasto cromatico verde/rosso, per il quale vengono anche forniti 4 occhialetti. Chiaramente non è come stare al cinema ma, se ci si abitua e si seguono le istruzioni, ci si può comunque godere lo spettacolo. Il DVD inoltre è ricco di interessantissimi extra sulla realizzazione del film quindi è davvero un'edizione che merita di essere acquistata.
Tra film e libro ci sono delle differenze (la bambola, Wybie,...) ma non rovinano lo spirito del libro. Queste scelte vengono spiegate negli extra.



Il libro

Coraline, edizione
Oscar Mondadori,
con illustrazioni di Dave
McKean
.
Per chi non conoscesse l'autore: si, Coraline, come molti altri suoi libri, vengono catalogati come libri per bambini. Io non riuscirei a prendere decisioni così ferree sui libri di Gaiman. Direi che la maggior parte dei suoi libri sono per tutte le età. Ad esempio il suo Il Figlio del Cimitero (The Graveyard Book) pur essendo etichettato come da bambini, per me è un assoluto capolavoro! E l'ho letto recentemente (è del 2008). E' uno dei miei autori preferiti perché per me è un genio della narrazione. Se si legge Il Cimitero senza Lapidi e altre Storie Nere (M is for Magic), una sua raccolta di racconti brevi, ci si rende conto di quanto sia geniale e di quanto riesca a rendere interessante una storia anche solo in poche pagine. In Stardust si vede quanto sia assolutamente anti-convenzionale, prendendo spesso decisioni diverse da quelle che ci si aspetterebbe e lasciandoci spesso di stucco. Se proprio non vi va di leggere libri per ragazzi, leggete i suoi romanzi più adulti, American Gods  (seguito dal meno riuscito I Ragazzi di Anansi (Anansi Boys) ) e Nessun Dove (Neverwhere), sono stupendi!



Curiosità
  • Il sito internet del film (link) ha molte informazioni interessanti sul film, molti contenuti multimediali interessanti per i più piccoli (o per i cazzeggiatori come me...;) ) e si possono sentire estratti della colonna sonora.
  • Coraline, A Visual Companion (link Amazon) è un volume sulla realizzazione del film (solo in inglese). Abbastanza interessante anche se un po' ripetitivo. Concludo con un pensiero di Gaiman su Coraline riportato nella prefazione:

    "I wanted to write something about bravery. I wanted to write something that was about being brave. (...) Being brave is being absolutely scared and doing what you have to do despite fear, despite obstacles, despite anything. (...) I also wanted to write a book about love. I wanted to write a book that said sometimes the people who love you may not pay you all the attention that you need. Sometimes the people who do pay you attention may not love you, or may not love you in healthy and good ways. I wanted to write a book that said: yes, there are monsters."

    Che, sintetizzato, significa che ha scritto un libro sul coraggio e che il coraggio non è la mancanza di  paura, bensì la capacità di fare ciò che devi fare nonostante tu sia terrorizzato. E ha scritto un libro sull'amore, volendo dire che a volte le persone che ti amano non ti prestano tutte le attenzioni che vorresti, e che le persone che invece le persone che te ne prestano troppe a volte non ti amano o ti amano in maniera non salutare, sbagliata.


Penso di tornare al silenzio stampa per esami e vacanze per un altro mesetto quindi...buoni esami e buone vacanze a voi! :)

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