venerdì 20 dicembre 2013

Le mie stellette del 2013...

All'inizio pensavo di compilare questa sezione durante tutto l'anno e di pubblicarla alla fine di questo periodo come una specie di capitolo riassuntivo. Ora invece ho deciso di pubblicarla subito e aggiornarla di volta in volta. Il post raccoglie in sostanza tutti i film che guardo al cinema o in home video. 
Ho pensato di crearlo prima di tutto per parlare brevemente anche dei film che non sono riuscita (o che non avevo interesse) a "recensire", e un po' per ricordare a me stessa che film ho visto e come li ho giudicati, perché a volte mi rendo conto che ho visto un film e non me lo ricordo per niente. Ho pensato anche che potesse essere utile come spunto per quando magari non si sa cosa scegliere quando si va per noleggiare, comprare o vedere un film. 
I film sono in ordine alfabetico e le stellette (da 1 a 5) sono puramente indicative, assolutamente non vincolanti. Diciamo che sono un modo forzoso di rendere misurabile un'entità che per natura non lo è. Se avete qualsiasi domanda, dubbio o rimostranza su uno di questi film o se ne avete altri da proporre esiste uno spazio sotto al post proprio per questo! XD
SPOILER in rosso!

After Earth **
Il film è un inno alla famiglia Smith, vi hanno partecipato Jaden e Will, come protagonisti principali e la moglie di Will Smith, Jada Pinkett Smith, come produttrice. Inoltre, come anche si può intravedere dalla frase di lancio "Il pericolo è reale, la paura è una scelta", il film è un elogio anche alla dottrina di Scientology che la famiglia Smith sostiene strenuamente. Se proprio volete vederlo io ne consiglierei la visione in home video, andate a vedere qualcos'altro al cinema adesso...Non è male, ma è abbastanza scontato (no, non è vero, alla fine i coccodrilli nel fiume non c'erano!) e Jaden Smith forse poteva far di meglio di quelle due sole  espressioni. Dopo che la navicella con gli Smith, l'equipaggio e una terribile creatura (Ursa) in gabbia creata apposta per uccidere umani, si è schiantata distruggendosi quasi completamente e lasciando vivi solo padre e figlio, Cypher (Will Smith) dice al figlio, a proposito delle probabilità di sopravvivenza dell'Ursa allo schianto: "Prima possibilità, molto probabile, l'Ursa è morta. Seconda possibilità, poco probabile, l'Ursa è sopravvissuta ed è gravemente ferita. Terza possibilità, quasi impossibile, l'Ursa è viva ed è uscita dalla gabbia"...indovinate quale si è avverata?? :-/

Akira *****
Il 29 Maggio 2013 è uscito per la prima e unica volta nelle sale cinematografiche italiane Akira, uno dei più importanti lavori nella storia dell'animazione giapponese, in onore del suo 25° anniversario. Così io l'ho visto per la prima volta e me ne sono innamorata. Il film è ambientato a Neo-Tokio ovvero a Tokio nel 2019, dopo la terza guerra mondiale. La città è sporca, degradata, immensa, come una grande macchina che ingoia tutti, senza distinzione. Una banda di motociclisti sfreccia tra le luci della città gareggiando con una banda rivale ma uno di loro, Tetsuo, rimane coinvolto in un incidente con uno strano individuo, un bambino con la pelle di un vecchio. Subito arriva l'esercito che porta via Tetsuo e il bimbo. Kaneda, il capo della banda, cercherà di capire cos'è successo al suo amico per capire dov'è stato portato e come fare a salvarlo.
Otomo, l'autore del film e dell'omonimo manga, ha superato sé stesso in quest'opera che ha rappresentato  l'inizio e contemporaneamente l'apice della sua carriera. La creazione di questo film ha visto la collaborazione di 1300 animatori da 50 studi diversi che si alternavano in turni diurni e notturni. Il risultato è stato un film grandioso per quegli anni (1987) che ha segnato una svolta nel campo dell'animazione essendo stato anche uno dei primi ad utilizzare la computer grafica nella realizzazione (molto poca, ma pensate al 1987...dev'essere stato un lavoraccio coi computer dell'epoca!). E' stato anche uno dei primi a registrare prima le battute degli attori per poi riuscire a creare bene le espressioni e i movimenti dei personaggi. Le musiche di Shoji Yamashiro con molte parti corali sono stupende. Colori, ombre, espressioni, dettagli e musiche rendono questo film una vera bellezza. Unica pecca: alcune parti della trama risultano un po' oscure se non si è letto il manga (che attualmente si trova in 6 volumi a 90€...:-/ ) comunque, per fortuna, esiste Wikipedia :). Ho appena ordinato il DVD su Amazon quindi non appena l'avrò rivisto ne farò una recensione estesa.




Argo ****
Terzo film da regista per Ben Affleck che qui, come in The Town (recensione in questo post), è anche attore protagonista. Argo è il titolo di un finto film che fu usato come scusante per far scappare da Teheran 6 funzionari dell'ambasciata americana dopo la rivoluzione del 1979. La storia è vera e la sceneggiatura è tratta dall'omonimo libro di Tony Mendez, agente della CIA esperto in esfiltrazioni (che bella parola! Non vedevo l'ora di usare il termine "esfiltratore esperto"!), qui impersonato da Affleck. A me il film è piaciuto. Con le sue atmosfere color seppia e polverose, si prende qualche libertà sulla storia solo per creare una ben riuscita suspense. Di nuovo: bravo Ben!

Arrietty ****
Premetto che a me piacciono molto i lavori di Miyazaki e dello studio Ghibli. Arrietty non è magari all'altezza de La Città Incantata o di Nausicaa della Valle del Vento (etc.) ma questi film sono sempre molto leggeri e piacevoli da vedere. Credo che un film di Miyazaki possa essere sempre una buona cura in periodi di stress o depressione perché infondono positivismo e speranza. Semplicemente bello e rilassante.

The Artist ****
vd. recensione.

The Bling Ring ****
vd. recensione.

Le 5 Leggende ****
La Dreamworks sta migliorando molto nello spessore delle sue storie. Bel film d'animazione, fa restare nel cuore Jack Frost, Sandman e le altre Leggende di cui parla il film (Babbo Natale, La Fatina dei Denti e il Coniglio di Pasqua). Se vi sono piaciuti Kung Fu Panda e DragonTrainer, Le 5 Leggende non vi deluderà.


Cloud Atlas ***
Un vortice di vite che si scontrano e incontrano nella spirale del tempo. Qualche dubbio rimane ma i fratelli Wachowski sono stati bravi a gestire questo complicato intrico di storie.

Incroci ed evoluzione dei personaggi di Cloud Atlas.

I Croods ***
Film leggero d'animazione Dreamworks. L'evoluzione del pensiero e della tecnologica vista attraverso una famiglia di cavernicoli "conservatori". Bello, l'ho vosto in 2D ma forse meritava anche il 3D. Credo prenda qualche spunto floreale e animale dalle particolari luminescenze di Avatar! Ben fatto, forse un po' inconcluso ma sicuramente lascia il sapore dello stupore e della riscoperta.



Dial M for Murder (Il Delitto Perfetto) *****
Rivisto da poco in 3D, in versione restaurata. Forse non molti sanno che Hitchcock, genio innovativo qual'era, girò questo film proprio in 3D. In quegli anni ci fu un piccolo boom per questo tipo di tecnologia, che tuttavia si esaurì ben presto, essendo la tecnica ancora troppo poco matura. Il regista stesso diffidava un po' di questa novità, e la sua grandezza sta nell'averla usata con molta umiltà, limitandosi ad sfruttarla per arricchire la visione con la terza dimensione e non per creare effetti stupefacenti, come altri suoi colleghi fecero (e fanno ancora). Lui ha fatto ciò che si dovrebbe sempre fare col 3D, arricchire l'immagine senza appesantirla con inutili oggetti che volano in continuazione addosso allo spettatore.
Con o senza 3D il film è comunque da vedere (o rivedere), per bearsi di un film semplicemente ben fatto, con 4 personaggi e una stanza.

Django Unchained ***
vd. recensione.


Effetti Collaterali ***
Thriller interessante con Jude LawRooney MaraCatherine Zeta-Jones e Channing Tatum. Mi sono resa conto che ultimamente ho visto parecchi film sulla depressione! In questo, Emily (Rooney Mara) entra in depressione dopo che il marito finisce in prigione per frode fiscale. In cura dal Dr. Banks (Jude Law) le viene prescritto l'Ablixa, un nuovo antidepressivo. Bizzarri effetti collaterali e un terribile delitto sconvolgeranno la vita del dottore che comincerà ad indagare per risolvere il caso e ripristinare la propria dignità. Carino, non mancano i colpi di scena e tratta il delicato tema degli psicofarmici e del loro abuso (visto in maniera interessante anche ne Il Lato Positivo). Se si escludono una piccola perdita di ritmo narrativo verso la fine e una penosa scena lesbo (inteso: per niente sensuale) è un buon prodotto.

Flight ****
Bel film del 2012 con un bravissimo Denzel Washington. Parla dell'alcolismo e di come certi tipi di dipendenze possano cambiare le persone. L'attore è abilissimo a farci odiare e amare il suo personaggio. Le scene del disastro aereo sono molto ben fatte e tolgono il fiato, facendoci desiderare di avere qualcosa di vicino cui aggrapparsi. Unica pecca: dicono una volta di troppo "È Dio che ha voluto così!" che, a parer mio, fa perdere l'universalità del messaggio del film, calcando un po' troppo la mano (ma forse è solo una mia impressione, sarò di parte?). Comunque consigliatissimo!

Il Gatto con gli Stivali **
Film d'animazione Dreamworks medio. Qualche gag, una storiella semplice, un po' d'azione e basta. Ottima comunque la grafica.

Il Grande Gatsby ***
Non all'altezza di Moulin Rouge, quest'ultimo film di Baz Luhrmann non è comunque male. Come al solito Luhrmann sovraccarica il film di immagini e colori creando una spettacolarità di indubbio fascino. Il romanzo di Fitzgerald (che non ho letto) da cui è tratto è il nero ritratto dell'America degli anni '20, quella prima della Grande Depressione del '29, l'America ricca, l'America del Jazz, delle grandi feste e dei vestiti scintillanti. A pochi passi da quest'universo di povertà morale si trova invece la povertà vera, quella dei lavoratori che spalano carbone per tutto il giorno fino allo sfinimento per sostenere i vizi dell'Alta Società. A completare il quadro, degli occhi blu intensi su un enorme cartellone pubblicitario sembrano scrutare il mondo dall'alto mettendo a nudo la sua natura corrotta, e sembrano preannunciare l'arrivo della folata di vento che farà crollare quell'immenso, instabile castello di carte. Nel frattempo tra le sale da ballo, le bottiglie di Champagne e le coppie di amanti passeggeri si aggira in solitudine Gatsby (Leonardo Di Caprio), un self-made-man, portando con sé solo grandi sogni e speranze. Ce la farà quest'uomo con "il più incorruttibile dei progetti" ad uscire da questo vortice di anime nere o sopperirà anche lui inghiottito da quella società marcia fino al midollo? Tobey Maguire sarà Nick, il vicino povero di Gatsby, nonché cugino di Daisy, l'amata di Gatsby, infelicemente sposata con un riccone che la tradisce. Mi dispiace ma, a me, Tobey Maguire con la sua mono-faccia non convince! Attore perfetto con una maschera (Spiderman) ma senza è un po' insulso. In compenso di fianco a lui sfavilla Di Caprio col suo ventaglio di emozioni ed espressività del corpo. Brava anche Carey Mulligan (Daisy). Le atmosfere jazz sono state sostituite dalle musiche del rapper Jay-Z, scelta bislacca!



Il Grande e Potente Oz ***
Sarà che ero partita molto prevenuta viste le tante recensioni negative... e invece mi è piaciuto! Come Il Grande Gatsby, anche questo film forse si perde un po' nel suo mondo sovraccarico di suoni e colori, e forse c'è anche qualche fastidioso movimento di macchina di troppo, ma complessivamente è molto carino. Bello il passaggio dal bianco e nero in 4:3 dell'inizio al Widescreen colorato del Mondo di Oz e bravi gli attori (James Franco, Mila Kunis, Michelle Williams e Rachel Weisz). La storia non è così banale, nella sua banalità, e mi piace il messaggio generale che si può essere speciali anche nella propria comune normalità. La colonna sonora di Danny Elfman (bravissimo compositore contemporaneo, tra le centinaia di colonne sonore firmate da lui ci sono Big Fish, Nightmare Before Christmas, La Fabbrica di Cioccolato,...) è molto bella. E poi, ultimo ma non ultimo, c'è JD di Scrubs! XD

Gravity ***
vd. recensione.

Lo Hobbit ****
vd. recensione.

Hunger Games - La Ragazza di Fuoco ***
Non so che dirvi, a me piace un sacco questa saga. Cioè il mondo di Hunger Games non è costruito molto bene, insomma non è che Suzanne Collins sia proprio un Tolkien o un Asimov, la tecnologia è improbabile, lo studio della società e della sua evoluzione è praticamente nullo e, volendo analizzare anche lo stile narrativo dei romanzi, siamo a livelli molto, ma molto, bassi (un po' alla  Stephenie Meyer diciamo...). Inoltre, non mi sembra trascurabile la somiglianza con Battle Royale, romanzo giapponese antecedente a questa serie (del 1999, Hunger Games è del 2008) che la Collins sostiene fermamente di non aver mai sentito nominare...-_-'
Tuttavia, tralasciando i libri e il possibile (io direi quasi certo) plagio dell'idea, i film a me piacciono molto. Vuoi perché Jennifer LawrenceJosh Hutcherson si prestano molto bene, vuoi per l'universo visivo che sono riusciti a creare i realizzatori del film, vuoi perché infondo sono una donnetta e questi intrallazzi amorosi mi sconfinferlano sempre almeno un po'! Senza contare personaggi come Woody Harrelson (Haymitch), Stanley Tucci (Caesar, bravissimo), Donald Sutherland (Snow) e Philip Seymour Hoffman (Plutarch), che danno un contributo affatto indifferente al livello di questo film. Insomma a me questo film appassiona ed emoziona sempre molto, mi piace.


The Impossible ***
Era decisamente meglio guardarlo dopo le vacanze, non il giorno prima di partire per il mare come ho fatto io. In ogni caso è un bel film che racconta la storia vera (ovviamente un po' romanzata) di una famiglia che venne travolta dallo tsunami in Thailandia nel Dicembre 2004. Bravi gli interpreti Naomi Watts e Ewan McGregor, e bravo anche Tom Holland, che interpreta il maggiore dei tre figli della coppia. E' un film che non cerca di inculcare moralismo sulla famiglia, è un racconto semplice e commuovente. Le scene "immerse" nelle gigantesche onde dello tsunami sono asfissianti, ben fatte.



Inception ****
Bellissimo film di Chritopher Nolan. Bel cast (Leonardo DiCaprio, Tom Hardy, Ken Watanabe, Joseph Gordon-Levitt, Ellen Page, Marion Cotillard e Cillian Murphy), bella colonna sonora (Hans Zimmer), begli effetti speciali, intrigata ed intrigante trama onirica. Da vedere!

Io sono Li ****
Il film è la storia di Shun Li, un'immigrata cinese, che viene mandata a Chioggia a lavorare in uno dei tanti ex bar italiani ora gestito da orientali. Il film è in ciosòto e cinese quindi chi sa il dialetto veneto capisce metà film, chi non lo sa se lo guarda sottotitolato. Premettendo che non sono una grande amante dei film in qualche dialetto italiano, Io sono Li è un film che merita d'esser visto. Esplora il problema dell'integrazione in Italia sotto lo sguardo leggero e malinconico di Li, che studia l'acqua alta come se fosse un incantesimo. E' da guardare per ricordarsi com'è stare dall'altra parte della barriera, per riscoprire i nostri paesaggi fiabeschi, per ridere delle battute dei veci al bar a bere un'ombra, che potrebbero essere i nostri nonni, la nostra gente (e io non sono una grande patriota), con una scorza coriacea fuori e un cuore caldo dentro.

Iron Man 3 **
Con 2 stellette vorrei indicare generalmente qualcosa che si può tranquillamente vedere ma che lascia abbastanza indifferenti. Ecco, Iron Man 3 è così. Due ore e dieci di film e due giorni dopo non ricordi bene di cosa parlava. Per quanto riguarda il 3D continuo a pensare che con i film d'azione non stia bene. La velocità delle immagini rende la visione un po' confusa e sicuramente meno godibile di un 2D ben fatto. I fan del fumetto sono restati abbastanza delusi dalla bassa considerazione che è stata data al Mandarino che pare sia uno degli antagonisti più potenti della serie.

Jack Reacher ***
Stroncato dalla critica, a me è piaciuto. Ok, ha un intuito fenomenale al limite della realtà, ma se siamo abituati a Sherlock Holmes (o C.S.I. dove PERCEPISCONO la presenza di un pelo di un raro animale presente solo in una limitata area geografica, incastrato sul fondo del cruscotto di una macchina, finché stanno ancora esaminando il bagagliaio...non è ancora successo, ma non mi discosto molto dalla media intuitiva del telefilm) non resteremo di certo colpiti da Jack Reacher. E ok, è anche veramente power e un po' troppo fico (vedi lotta 1 contro 5, scontro finale e decisione finale)...e allora? La trama è solida, la regia è buona, e Cruise è perfetto nella pelle dell'investigatore dell'esercito. Il film si tiene bene in equilibrio tra suspance e ironia. Unico appunto è che forse "il cattivo" è un po' inconsistente ma per il resto per me è un ottimo thriller.

Il Lato Positivo *****

Lincoln *****

Looper ***
"Non mi metterò a parlare con te di viaggi nel tempo o ci ritroveremmo domani a far grafici con le cannucce" dice il buon vecchio Bruce Willis al suo alter-ego del passato, e in effetti è meglio non mettersi a pensare troppo alla continuità spazio-temporale di questo film, o ci si trova dopo ore a non aver ancora concluso niente (come prova ho un dialogo infinito su Whatsapp con un mio amico dove abbiamo concluso che infine la teoria del film non sta in piedi, ma con un tipo di universo costruito così è quasi impossibile far quadrare le cose...)! Comunque è un buon prodotto, affatto scontato.


Marigold Hotel ***
Simpatica commedia inglese con un cast eccezionale Judi DenchBill NighyTom WilkinsonMaggie Smith e anche il bravo Dev Patel visto in The Millionaire. La commedia tratta con leggerezza alcuni temi della società attuale come la vecchiaia e il posto dedicato agli anziani nelle "civiltà" moderne. Tratta anche il razzismo e il razzismo nel razzismo (gli inglesi che non tollerano gli indiani e gli indiani stessi con la loro suddivisione in caste), nonché l'omosessualità. Da vedere per godersi i colori, il frastuono, la pace e la diversità dell'India visti dagli occhi di irrigiditi occidentali o, se non altro, per le splendide Judi Dench e Maggie Smith.


Melancholia *****
Su questo film cercherò di fare una recensione estesa prossimamente ma prima volevo vedere anche The Tree of Life, per vedere se si riusciva a fare qualcosa sulla fine del mondo. Film stupendo. Parla della depressione, della più tranquilla reazione dei depressi di fronte a minacce e pericoli, delle persone, delle donne, della famiglia e dell'amore. Il tutto visto dal folle punto di vista di Lars Von Trier, che non sa assolutamente interfacciarsi con le persone, ma che per fortuna è magistrale nell'esprimersi cinematograficamente. Bravi i tre protagonisti: Charlotte Gainsbourg, Kiefer Sutherland e Kirsten Dunst. Assolutamente da vedere.


La Migliore Offerta *****
Tralasciando il fatto che nel bel mezzo della proiezione hanno interrotto il film per una decina di minuti e hanno fatto un mini-concerto, rovinando un po' la splendida atmosfera polverosa e opprimente alla quale mi stava abituando Tornatore...mi è piaciuto moltissimo! Bravissimi gli interpreti Jim Sturgess e Sylvia Hoeks e assolutamente indimenticabile Geoffrey Rush col suo bramoso, perfido, ossessivo e fragile Virgil Oldman, ricchissimo battitore d'asta. Nell'arco del film, finché vanno a posto uno dopo l'altro i meccanismi di un preziosissimo automa, anche i tasselli del puzzle vanno al loro posto e così anche Virgil si scopre sempre di più, perde la sua corazza, diventando sempre più umano, restando sempre più scoperto. Splendido! Il film è stato girato interamente in inglese ma la maggior parte delle riprese è stata fatta in Italia.

Moon ****
vd. recensione.

Noi siamo infinito *****
La pedofilia e i traumi infantili raccontati con serietà ma senza appesantire troppo l'anima dello spettatore che viene cullato dalle note di Heroes di David Bowie. Splendida Emma Watson e notevoli anche Ezra miller e Logan Lerman.




















Now You See Me ****
vd. recensione.

Oblivion ***
La trama poteva essere più interessante se si fossero sviluppati meglio alcuni suoi aspetti. Manca un senso generale della storia ma sicuramente lo spunto iniziale era buono. Degli effetti speciali stupendi rendono sicuramente godibile la parte visiva. Non tollero molto le forzature per l'happy ending. Sembra che il finale sia stato tagliato e rimpiazzato con la farsa della famigliola felice. Io ho notato molte somiglianze con Wall-E come la piantina nel vasetto, il design dei droni, la terra abbandonata e inabitabile, l'ultimo spazzino sulla terra, etc. La colonna sonora usa note gravi-elettroniche-prolungate come quasi tutti i film di questo genere fanno dall'uscita di Inception, mentre i suoni assomigliano molto a quelli di Transformers (anche qui come quasi tutti i film di questo genere sin dall'uscita di quest'ultimo). Non ho visto 2001: Odissea nello spazio   ma mi dicono che "Sally" ricorda molto HAL 9000 (che io avrei definito come un misto tra l'Occhio di Sauron e GLaDOS di Portal! Quasi mi aspettavo una canzoncina canzonatoria/minatoria nei titoli di coda!!). Insomma, guardabile ma avrebbe potuto essere spettacolare con un po' di cura in più!

Pacific Rim **
vd. recensione.

Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo - Il Ladro di Fulmini **
Praticamente un episodio di Young Hercules...ma senza Ryan Gosling!

Prisoners ****

Quartet ***
Debutto alla regia del famoso attore Dustin Hoffman, il film vanta attori di rilievo come Maggie Smith, Tom Courtenay, Billy Connolly, Pauline Collins, e la partecipazione di autorevoli retired musicians che hanno contribuito alla realizzazione del film. La trama vede il riavvicinamento di quattro famosi cantanti d'opera in pensione ritrovatisi (suona un po' male questo termine ma esiste!) in una casa di riposo per musicisti. Il film procede abbastanza linearmente, non ci sono grandi sorprese e non mancano i soliti cliché. Sono comunque interessanti alcuni spunti di riflessione sulla vecchiaia, sulla musica e sull'ambiente dello spettacolo, cosa la fama da e cosa toglie poi, quando se ne va. Infine, parlando da musicista, quella casa di riposo è uno spasso! Che meraviglia! :)

Red 2 *
Il primo non mi era dispiaciuto, invece verso metà film ero già stanca di vedere Red 2. Un'accozzaglia di scene, musiche e dialoghi senza coerenza né consistenza. Non dico che da Red ci si debba aspettare chissaché, ma il primo aveva trovato un buon equilibrio tra risata e azione mentre questo capitolo consta solo di rocamboleschi giri intorno al mondo, sciupando la presenza di ottimi attori quali Catherine Zeta-JonesDavid Thewlis ed Anthony Hopkins (comunque in forma smagliante). Non lo rivedrei volentieri.

I Segreti di Brokeback Mountain ****
Film del 2005 diretto da Ang Lee con Heath Ledger e Jake Gyllenhaal. L'avevo in lista da tantissimo tempo ma alla fine non trovavo mai la voglia di vederlo. E invece è un bellissimo film, una delle più belle storie d'amore del cinema. Bravissimi i protagonisti (Heath Ledger è poi mancato nel 2008 dopo Il Cavaliere Oscuro e una bellissima interpretazione del Joker), molto credibili e di grande spessore, specialmente considerando il fatto che alcuni attori (senza far nomi e cognomi...EHMarkWahlberg EHM) hanno rifiutato perché la storia omosessuale alla base del film li faceva rabbrividire o era contro la loro religione. Splendide regia, sceneggiatura e colonna sonora. Io direi di mettere da parte un po' di pregiudizi e provare a guardare questo film perché merita davvero.





Scott Pilgrim vs. The World ***
Non saprei cosa dire di questo film...è assurdo! È basato su un fumetto e parte come una "normale" storia di un ragazzo un po' spiantato che si innamora di una ragazza complicata. Dopodiché si trasforma in una specie di comic/action movie in cui il protagonista deve sconfiggere I 7 malvagi Ex della ragazza per poterci stare insieme. E diventa molto nerd come cosa perché i combattimenti sono tipo alla Sucker Punch e ci sono molti spunti dai videogiochi. È folle ma non mi è dispiaciuto, umorismo un po' alla Zombieland. Beh...io ho cominciato a ridere dalla sigla Universal all'inizio trasformata in midi e sgranata con pixel grandi! X)

Conosci una ragazza coi capelli così??
Sì, quella è Ramona Flowers! 

Star Trek - Into Darkness ***
Premetto che non sono una trekkiana. Non ho visto la serie TV (a parte gli episodi che inevitabilmente ci si ritrova a vedere facendo zapping da piccoli) e non ho visto gli altri film. In ogni caso io ho apprezzato sia questo, sia il primo film della "saga moderna". In questo film c'è Benedict Cumberbatch, l'attore di Sherlock, che a me piace tantissimo. Purtroppo in un film di questo tipo, che privilegia molto l'azione, non viene dato molto spazio alle capacità attoriali, quindi un attore così viene un po' soffocato dagli eventi. Ovviamente ottimi effetti speciali e la trama è comunque intrigante, con la flotta piegata da un parassita interno. Si può inoltre registrare la seconda "storia d'amore gay (semi-)celata" della storia del cinema dopo l'inossidabile coppia Frodo-Sam. Un applauso per la coppia Kirk-Spock! Che dite...abbiamo un po' esagerato?
Una domanda soltanto: maaa...di fianco a Giove nel primo Star Trek non avevano aperto un giga buco nero?? Mah!

The Town ***
Thriller del 2010 diretto da Ben Affleck ed interpretato dal regista stesso con Rebecca Hall, Jon Hamm, Jeremy Renner Blake Lively. Mi piace Ben Affleck, credo stia maturando molto come persona, regista e attore, tentando di emergere da quel miscuglio primordiale che è Hollywood per caratterizzarsi e levarsi di dosso le etichettature della stampa e del pubblico. Il film è un buon thriller che non ambisce a staccarsi troppo dal sottofondo tradizionale del genere, ma che ricama bene il suo intrigo di storie e di personaggi fortemente diversi tra loro. The Town è tratto dal romanzo Il Principe dei Ladri di Chuck Hogan.

Thor - The Dark World **
Nella media Marvel. Non so bene perché continuo ad andarli a vedere! XD La trama incespica e verso il finale scema un po' la tensione nei confronti di quello che sembrava un nemico potentissimo arrivando ad una conclusione banale (vabbé un po' come sempre). Si, un colpo di scena c'è, ma non è che mi abbia proprio stravolta. Avevo letto molte recensioni che dicevano che, in questo film, Loki rubava la scena a Thor ma non direi che Loki faccia tutto sto granché! Forse avevo delle aspettative molto più grandi sui possibili ribaltamenti dei ruoli che alla fine sono rimasta a bocca asciutta. Natalie Portman mi piace tantissimo, mi annoiano un po' gli assistenti (stagisti) messi lì per qualche siparietto comico introdotto forzatamente nella storia.

To be or not to be (Vogliamo vivere!) *****
Commedia americana del 1942 del regista tedesco Ernst Lubitsch...stupenda! I tempi comici sono perfetti, la satira sul nazismo acuta ma non pesante, la trama intrigante, la musica perfetta. Ho avuto la fortuna di vederlo al cinema in versione restaurata e in lingua originale sottotitolata. Non so se abbia qualche significato il titolo italiano, non so perché non l'abbiano semplicemente tradotto con "Essere o non essere" che è la giusta frase, ricorrente ed emblematica, per descrivere questo film. Assolutamente da vedere!

Link trailer



Wolverine - L'Immortale *
Mah...hanno messo dentro molte cose che potevano essere interessanti per poi abbandonarle senza sviluppi. La trama generale sta a galla a fatica (Wolverine può subire ferite, eppure le mani gli guariscono dall'uscita degli artigli...). A questo punto forse preferisco Wolverine del 2009 anche se fa scempio di Deadpool. In questo capitolo, più che nel primo, ci sono molti agganci alla serie degli X-Man (Fenice, Xavier e Magneto) e credo che l'intento fosse quello quello di far rientrare Wolverine negli X-Man con un rinvigorito spirito di collaborazione. Non mi ha detto molto, direi che si può da casa a noleggio.

venerdì 22 novembre 2013

Prisoners


Dal regista di La Donna che Canta, Denis Villeneuve, un buon thriller presentato quest'anno al Toronto Film Festival con l'ottima coppia Hugh Jackman e Jake Gyllenhaal. Durante i festeggiamenti della Festa del Ringraziamento spariscono senza lasciare alcuna traccia due bambine di sei e sette anni. Sarà chiamato ad investigare il Detective Loki (Gyllenhaal) mentre il padre di una delle bambine (Jackman) è il classico americano (prega prega che Dio perdonerà i tuoi peccati) e decide investigare per conto suo. 

Cosa mi è piaciuto:
  • Il tocco del regista nelle inquadrature è molto interessante. Spia i personaggi da lontano lungo la strada, o da dietro gli scaffali. Non sono un'esperta, ma ultimamente sto guardando un documentario che mi ha fatto riflettere su quante e quali possano essere le numerose scelte che un regista deve prendere girando un film. Riflettevo anche con un amico sul fatto che, in ogni caso, l'industria cinematografica commerciale mantenga sempre le formule standard, che sono esattamente quelle che ci si aspetta, ad esempio il primo piano alternato su una coppia che sta parlando, dove certo non ci si aspetta di vedere inquadrata una sola persona tenendo l'altra sempre di spalle. Di certo Villeneuve non introduce niente di shockante ma comunque introduce qualche inquadratura diversa dal solito. In ogni caso almeno non fa il solito film cadenzato dai ritmi moderni accelerati ma tiene l'atmosfera un po' più riflessiva e rarefatta.
  • Jake Gyllenhaal, il suo Loki è acuto e pacato, sembra temprato da anni e anni di rabbia e solitudine, delusione e tristezza, sentimenti repressi che continuano a ribollire silenziosamente, tenuti chiusi sotto quel colletto (troppo) stretto. Premetto che io adoro questo attore, ma non solo perché è (come direbbe una mia professoressa) indubitabilmente affascinante, ma soprattutto perché riesce sempre a dare un profondo spessore ai suoi personaggi, creando un'incredibile area attrattiva su tutte le sfaccettature che imprime nelle sue caratterizzazioni. Sono di parte? Mah...:)

Cosa non mi è piaciuto:
  • Un po' troppo. Quello che non mi è piaciuto ne La Donna che Canta è che alla fine, se ci ripensi, dici: "Caspita! È un po' troppo!" Non voglio svelare nulla dei due film ma guardateli e pensate, alla fine, se non è tutto un po' troppo forzato per enfatizzare la drammaticità. In più, pur avendo un film molto lungo (150 min. ca.), la matassa non viene dipanata poi così bene, lasciando un po' di confusione su alcuni punti. 


Prisoners, nonostante l'eccessiva durata e qualche forzatura di troppo, è comunque un bel thriller, con due ottimi attori e la regia interessante del canadese Denis Villeneuve.

sabato 26 ottobre 2013

Gravity





















Premetto che sarà una recensione breve perché a quanto pare vengo giudicata prolissa...Non nego! Alle medie i miei riassunti erano più lunghi dei libri ma, come dice il saggio Barbalbero: "non dico niente che non valga la pena di essere detto, e ascoltato, in molto tempo" (traduzione spartana, mia, perché non ho voglia di ricercare la frase nel libro...perché non ho tempo...ed è per questo anche che questa recensione doveva essere spiccia!). Ma magari in effetti lui dice cose serie...non come me che divago su certe futilità...come ora! Comunque, venendo a noi, volevo dire che, come regola generale, se non avete voglia di leggere tutta una recensione, potete tranquillamente leggerne l'inizio e la fine, dove sono solita condensare il succo del discorso (l'ho anche messo in grassetto così magari a colpo d'occhio lo leggete subito evitandovi le mie digressioni!)!

Tornando a noi, Gravity, di Alfonso Cuarón!

Cosa mi è piaciuto

È sicuramente un film di grande impatto visivo ed un interessante esperimento registico. Ottimo 3D, bellissima fotografia, soggetto interessante. Come si capisce dal trailer, siamo su un satellite quando avviene uno sfortunato incidente. Il film sarà tutto ambientato nello spazio, dove gli unici suoni sono il respiro dei protagonisti, i rumori delle navicelle (temo sia un termine improprio) e la radiolina di Clooney. Il 3D rende bene l'affanno dato dalla mancanza di gravità e di punti di riferimento. In preda al panico, completamente in balia della sola inerzia, ci viene da respirare insieme alla protagonista. Dico "interessante esperimento registico" perché, oltre alla particolare location, si tratta di un film praticamente con un solo protagonista, e la cosa riesce abbastanza bene.


Cosa non mi è piaciuto

Ora che ho detto i pro, posso dire che, in ogni caso, questo film mi ha lasciata abbastanza perplessa. Tutte queste premesse interessanti vengono scialacquate in una serie insopportabile di sfighe per la protagonista. Davvero...io non riesco a trovare un paragone con qualche personaggio più sfortunato di lei, mancavano solo gli squali. No, la trama è insopportabile ed è impregnata dalla morale "Dopo una caduta ci si può sempre rialzare!", presentata in modo abbastanza grossolano.


Conclusioni

A me ha deluso, perché non credo serva a niente usare tante tecniche innovative ed interessanti se poi le lasci belle senz'anima, tanto fumo e niente arrosto. Ribadisco che, se si vuole vedere un esperimento similare (fantascienza nello spazio e con unico protagonista), si può vedere il bellissimo Moon, di Duncan Jones, che è costato 5 milioni di Dollari, contro i ben 100 milioni di Gravity.

lunedì 30 settembre 2013

The Bling Ring




The Bling Ring, di Sofia Coppola, è un film attualmente nelle sale cinematografiche.
La trama del film si basa su fatti realmente avvenuti qualche anno fa, quando un gruppo di ragazzi di Hollywood ha deciso di entrare nelle case di alcuni personaggi famosi finché questi non c'erano, portandosi via 5 milioni di refurtiva. 

Per questo film non farò un elenco puntato perché non è propriamente un film convenzionale, ed è di difficile etichettatura. Posso solo dirvi qual'è stata la mia impressione e cosa mi ha lasciato questa storia. 

Sofia Coppola filma il tutto asetticamente, mostrando i suoi protagonisti dall'esterno, con sguardo distaccato. Non ci vuole insegnare niente, non vuole giudicare, vuole mostrare. Il giudizio è lasciato allo spettatore. Anche le musiche sono quelle della vita dei ragazzi, non sono evocative, non hanno il tipico ruolo di spiegare o enfatizzare le scene che accompagnano. 

Andando a vedere questo film si può pensare che sia ripetitivo, inconcludente, sterile. Per me, tuttavia, non è così. La sua sterilità è adatta a rappresentare quei ragazzi e il loro mondo. La loro totale assenza di personalità e obiettivi li spinge soltanto a fantasticare sulla vita dei VIP hollywoodiani (che poi...non fa già ridere di suo la definizione di VIP?). Vogliono la vita delle loro star preferite, vogliono le loro cose, vogliono sentirsi loro per qualche istante. Le ore, i giorni, le settimane si susseguono piatte nella loro vacuità. Droga, sesso e cura solo per la propria immagine. L'immagine è tutto. Non importa cosa credi o cosa pensi, l'importante è come ti vedono. Non c'è passione in Nicki, Sam, Mark, Chloe e Rebecca. Sono degli scrigni appariscenti ma vuoti. Così come la casa di un loro idolo, Paris Hilton, che ha così tante cose da non accorgersi neanche di essere stata derubata 5 volte. Una stanza solo di scarpe, una solo di gioielli, una stanza-discoteca privata, pareti nere decorate da pesanti ornamenti barocchi dorati, l'intera casa tappezzata dalle sue foto.

Anche il fatto che siano loro cinque è un caso. Non c'è alcun filo di amicizia a tenerli uniti, solo qualche casualità. Solo Marc ha un briciolo di anima, ma è così fragile e sottomessa che è più facile nasconderla che provare a coltivarla. D'altronde, non è solo dopo aver acquisito un briciolo di saggezza ti accorgi che il gruppo più figo della scuola era in effetti quello dei più idioti?

Forse questo film non lascia niente, e forse il niente è proprio ciò che voleva lasciare. Non si può nascondere che l'avanzamento della nostra società stia portando ad un progressivo impoverimento morale delle persone, in particolare degli adolescenti, che nel momento più fragile della loro vita recepiscono un'immagine distorta della realtà e di ciò che è importante. A favorire questo processo ci sono indubbiamente i media che, invece di sfruttare il loro enorme potenziale educativo, cadono in un generale degrado della qualità delle informazioni, in particolare le trasmissioni televisive. Sicuramente poi ci sono anche scuola e famiglia. Qui è facile puntare il dito contro gli USA, dove le persone sono così allo sbaraglio da elevare a religione o filosofia di vita praticamente qualsiasi cosa (nel film la famiglia di Nicki e Sam vive ogni giorno secondo i principi di The Secret). Ma anche in Italia non va tanto meglio se si pensa che stiamo importando tutti i talent-show e reality-show dai colleghi oltreoceano.

Lungi da me dal dire che tutti gli adolescenti sono dei cialtroni senza speranza. Sono ancora abbastanza giovane da ricordarmi che anch'io ho fatto delle stupidaggini e non sono stata molto ragionevole a volte. Il punto è che l'adolescenza prima o poi deve lasciare spazio alla maturità, ci si deve creare una propria identità, dei propri principi, dei valori e degli obiettivi. A Nicki domandano quale sia il suo obiettivo nella vita e lei risponde una cosa del tipo che vuole fare del bene, aiutare le persone e curarsi della salute del nostro mondo. Non sa di cosa parla, non le interessa saperlo, le interessa solo far credere che le interessi. E ti rendi conto di quante siano le persone che vivono così ogni giorno, di quante siano le persone che esprimono così tante volte pensieri che non sono i loro da non preoccuparsi affatto di averne di propri.

A me dunque The Bling Ring ha fatto pensare a tutte queste cose e a tutte le volte che mi è dispiaciuto vedere un adolescente perdersi prima di poter realizzare quanto sia stato stupido fare ciò che ha fatto. Per alcuni di loro la vita continua così per molto tempo, pensando che le cose importanti siano la griffe sulla borsetta e chi sceglierà chi in Uomini e Donne, oppure pensando che un'enorme collana d'oro con scritto Rich Bitch possa costituire il pezzo forte dell'abbigliamento pre-discoteca della serata (la collana viene mostrata tra la refurtiva nei titoli di testa del film). Altri rimpiangono più tardi le loro scelte, per altri ancora, invece, è troppo tardi per poter rimpiangere qualsiasi cosa.

Consiglio questo film perché è il ritratto della mancanza d'identità di molti giovani d'oggi, dolorosamente rimarcato dalla distaccata regia di Sofia Coppola.

sabato 28 settembre 2013

Le mie app per Android preferite

1.CamScanner


Dimensioni*: 3.84 MB
Trasferibile nell'SD: Si

Comodissima applicazione che consente di avere sempre uno scanner a portata di mano. Essendo studente, questa app mi è risultata utile in più di qualche occasione. L'applicazione, sostanzialmente, usa la fotocamera del telefono per scansionare dei documenti, ritagliarli e fare dei PDF o JPEG. Vi darò una breve spiegazione del suo funzionamento.

La schermata principale si presenta così:


La tendina a sinistra mostra i tag modificabili con i quali si possono archiviare i documenti più velocemente. L'acquisizione del documento è semplice, basta clickare sul simbolo della fotocamera per iniziare la scansione. La scansione può essere singola o multipla per velocizzare il processo. Al termine della scansione c'è la fase di ritaglio e ritocco di ogni immagine del documento:


Alla fine di questo veloce processo di elaborazione si può avere il file in PDF o in JPEG. È sempre possibile riordinare, aggiungere o togliere pagine dal documento.


Una volta scansionato, il documento è pronto per la condivisione, l'archiviazione in cloud o la lettura. Ovviamente la qualità dipende molto dalla fotocamera installata nel dispositivo, posso assicurare che già con un 5MP va bene. Davvero un'applicazione molto comoda!




2.Unified Remore


Dimensioni*: 428 KB
Trasferibile nell'SD: Si

Ecco questa è un'applicazione molto carina che può servire a molteplici scopi. Il più banale è quello di fungere da telecomando per quelli che, come me, usano il computer per tutto, anche per vedersi film e serie TV la sera. Un altro scopo potrebbe essere quello di usare lo smartphone come tastiera del computer quando la tua collega di progetto vuole usare Office e tu non ce l'hai (perché tu ovviamente hai OpenOffice, che è free). In questo caso, la tua collega porta il suo portatile che però ha uno schermo troppo piccolo, disagevole per la visualizzazione delle immani tabelle Excel che il suddetto progetto richiede, e decidete di collegare il suo portatile al tuo monitor. La cosa si complica quando il portatile ha pure la tastiera tedesca per cui, per evitare di impazzire, si decide di staccare la tastiera dal proprio PC per metterla sull'altro dispositivo infernale. Infine ci si accorge che uno dei programmi necessari ad alcuni calcoli di progetto non gira sul portatile e si ritorna al proprio PC, che però è ora sprovvisto di tastiera. Ed è proprio qui che Unified Remote torna utile con la sua tastiera da remoto! (Si, volendo c'era anche la tastiera da desktop di Windows, ma alla fine era più comodo Unified Remote!)
Per usarlo serve avere il Bluetooth o il Wi-Fi attivi su entrambi i dispositivi (Smartphone e PC) e nel PC bisogna avviare il programmino che è disponibile nelle versioni con installazione o portable (senza installare niente sul PC).


Per utilizzare Unified Remote serve avviare un programmino sul PC, disponibile anche in formato portable.






Può dunque fare da mouse, tastiera, task manager, e comandare varie funzioni o applicazioni inclusi lo spegnimento da remoto e i lettori multimediali più comuni come VLC, WMP e WMC (ma gli altri sono comunque controllabili dalla funzione "Media" per lettori generici, come KMPlayer ad esempio), e infine può fare da telecomando anche con YouTube.



3.AirDroid


Dimensioni*: 2.33 MB
Trasferibile nell'SD: Si


AirDroid è l'applicazione che sto usando anche adesso per acquisire tutti i vari screenshot del telefono. Si tratta di un'applicazione per interfacciare Smartphone e PC, che consente di avere a portata di mano tutti i file del telefono senza necessità di installazione di alcun software sul PC. Per funzionare deve avere una rete Wi-Fi in comune tra i due dispositivi e l'accesso a internet. Dopo l'installazione sul telefono, è sufficiente collegarsi alla rete Wi-Fi in comune col computer, accedere sul PC dal browser all'indirizzo http://web.airdroid.com/ e interfacciare i due dispositivi con lettura del QR code. Volendo ci si può anche registrare, ma non è necessario. Io, ad esempio, non l'ho fatto.




AirDroid simula poi un desktop con possibilità di visualizzazione delle cartelle e un settore per il controllo delle funzionalità del telefono.


È un applicazione molto veloce e facile da usare e bypassa le difficoltà di collegamento che si riscontrano coi metodi classici di interfaccia Android-PC.



4.Amazon

Dimensioni*: 3.15 MB
Trasferibile nell'SD: Si

Per i fan di Amazon, un'applicazione ben fatta! Rapida e intuitiva, consente di gestire velocemente il proprio account e i propri ordini. Una cosa che mi piace moltissimo di questa applicazione è la possibilità di lettura del codice a barre di un prodotto. Se si è in giro e si nota un prodotto interessante ci si può domandare: "Quanto costerà su Amazon?". Con la funzione di lettura del codice a barre lo si sa in un attimo e, ovviamente, costa quasi sempre meno che in negozio.




5.ColorNote


Dimensioni*: 1.48 MB
Trasferibile nell'SD: Si (se non si vuole il widget)

Prima di ColorNote avevo Evernote ma mi facevano impazzire il fatto di dover per forza avere un account e che a volte crashava non accettando la password e non lasciandomi dunque visualizzare le mie note! Senza parlare ovviamente dei problemi di hackeraggio che ha subito circa un anno fa. Allora ho scaricato questa applicazioncina leggera e pratica.



Il widget consente di "attaccare post-it" sul desktop in formato piccolo (1x1), visualizzando il solo titolo della nota, o in formato grande (2x2, normale o giornaliero) per visualizzare anche il contenuto della nota. Consente inoltre di fare delle pratiche liste da spuntare, molto agevoli. 



6.File Manager


Dimensioni*: 2.79 MB
Trasferibile nell'SD: Si

Una cosa che mancava totalmente al mio telefono appena acquistato (come a molti altri dispositivi Android) è un buon gestore di file. Non si sa mai come trovare le cartelle e dove siano i file appena salvati o importati. Quest'applicazione consente la gestione veloce dei file (funzioni taglia, copia, incolla) e la visualizzazione e creazione di cartelle. Prima di questa avevo provato File Commander che però mi aveva dato alcuni problemi trasferendo un file (che in realtà non aveva trasferito e aveva mandato un po' in palla un'applicazione) e non consentiva l'anteprima delle immagini (cioè non aveva la modalità di visualizzazione "icone" ma solo "dettagli", rendendo un po' un casino capire qual'era il file da usare). File Manager mi sembra complessivamente più agevole e un po' più "pulito" nel funzionamento anche se, magari con gli aggiornamenti, anche File Commander adesso è stato sistemato.





7.AntiVirus FREE (AVG)

Dimensioni*: 12.12 MB
Trasferibile nell'SD: No

Essendo un'utente Windows, non mi sento a mio agio senza un antivirus in ogni dispositivo. AVG (come molti altri) implementa la funzione antifurto (con un codice il telefono viene bloccato da internet o da SMS in caso di furto...o almeno così dicono!), il controllo dei download e dei siti web, ed ha delle interessanti funzioni di gestione delle attività, della batteria e dello spazio di archiviazione. Il Widget può mostrare il livello di batteria, può essere programmato per il controllo dell'utilizzo del piano dati e della disattivazione veloce delle attività (funzione che uso tantissimo, in particolare per quelle applicazioni che non si vogliono mai spegnere). È leggero e pratico.



8.Torcia


Dimensioni*: 2.37 MB
Trasferibile nell'SD: No

Per chi ha il flash sul telefono (ma anche per chi non ce l'ha, vd. dopo), ottima applicazione per avere una torcia in caso di necessità. Il widget attiva e disattiva la luce velocemente. L'applicazione in sé consente di avere vari tipi di illuminazione, anche semplicemente tramite illuminazione del display del telefono. Mi è servita più volte di quante si possa immaginare!



Ha anche l'interessante funzione di SOS luminoso in codice Morse, che può continuare a ripetere il codice da solo...beh...non si sa mai! ;)



9.RingVibrate

Dimensioni*: 212 KB
Trasferibile nell'SD: No

Sembra incredibile che Android (ma anche iOS a quanto pare) non abbiano pensato ad uno switch veloce per suoneria, suoneria+vibrazione, vibrazione e silenzioso...eppure è proprio così. Quest'applicazione leggera e pratica consente, tramite widget, il passaggio veloce tra queste funzionalità. Utilissima.





10. MyWind

Dimensioni*: 6.27 MB
Trasferibile nell'SD: Si

E infine, per gli utenti Wind, l'applicazione MyWind. Contiene tutte le informazioni utili sul vostro piano e il vostro traffico. Informazioni per il supporto e per la gestione della propria linea. Il widget, ora che l'hanno sistemato (si vede nell'immagine sopra, dove parlo di ColorNote, punto 5), è utilissimo per chi come me ha un piano con un tot di minuti, SMS e traffico dati inclusi in una tariffa periodica. Mostra infatti il riepilogo della situazione. A volte è un po' lungo ad aggiornarsi.


* : valore applicazione senza dati.

lunedì 23 settembre 2013

Qualche libro!

Sebbene ultimamente io riesca a trovare raramente il tempo per leggere, ecco un resoconto delle mie opinioni su alcuni libri che ho letto durante l'anno.



Buona Apocalisse a tutti! - Neil Gaiman e Terry Pratchett (Fantasy o "Urban fantasy" come direbbero le classificazioni moderne)

Di nuovo in campo con Uomini e Dei. Libro spassosissimo (d'altronde cos'altro ci si poteva aspettare dal connubio di questi due scrittori?). L'Apocalisse si avvicina, a contrastarla ci sono un Angelo (Azraphel, che comincia a mettere in dubbio il Piano Divino) e un Demone (Crowley, il Serpente, che è al mondo da migliaia di anni e ormai vi si è affezionato), un cacciatore di streghe e una strega e un manipolo di ragazzini con un segugio infernale ridotto a docile cagnolino. Tanti riferimenti a Star Wars, al Signore degli Anelli e, ovviamente, alla Bibbia, il tutto condito sferzante ironia. Splendido!



Veleno d'inchiostro - Cornelia Funke (Fantasy)

Secondo capitolo della saga del Mondo d'Inchiostro dopo Cuore d'Inchiostro. A me il primo capitolo è piaciuto molto in particolare per l'originalità e la caratterizzazione dei personaggi. Mentre il primo capitolo si svolge nel nostro mondo, Veleno d'Inchiostro si svolge nel Mondo d'Inchiostro. Meggie è cresciuta, è un'adolescente e come tale fa una sciocchezza senza pensare alle possibili conseguenze. Scopriremo più dettagli della vita di Dita di Polvere, ritroveremo Fenoglio e conosceremo il perfido Testa di Serpente. Complessivamente è molto carino, ben architettato, personaggi interessanti, suspense, coinvolgimento emotivo. Non aggiunge molto al primo capitolo ma è sicuramente una buona lettura.


L'Ombra del Torturatore - Gene Wolfe (Fantasy/Fantascienza)

Ho preso questo libro fondamentalmente perché ogni tanto cerco di leggere qualcosa di autori che non conosco già, perché costava poco e perché in copertina riportava un apprezzamento di Neil Gaiman :). Beh devo dire che questo libro è un'esplosione di fantasia. È difficilmente etichettabile. Tanto per cominciare c'è da dire che è il primo di 5 libri (ciclo Il Libro del Nuovo Sole) e che per ora ho letto solo questo. Lo scrittore sceglie un protagonista atipico, un torturatore. Il Punto è che non solo è un torturatore, ma è proprio un torturatore abbastanza convinto, quindi è una scelta un po' azzardata perché normalmente si cercano personaggi che ispirino fiducia o simpatia. L'ambientazione poi parte con una cittadella semi-medievale, quasi un fantasy classico dove sappiamo che esistono anche delle streghe anche se non le vediamo mai. E poi esplode. Tecnologia avanzata, magia, forme aliene. Stordisce completamente il lettore portandolo in un mondo che non sappiamo se essere il nostro, in un tempo indefinito, in una città immensa, quasi senza confini, dove lo spazio non è forse esattamente ciò che noi intendiamo nella definizione classica. Sicuramente interessante, bisogna solo vedere fino a che punto. Ad esempio i dialoghi e il modo di agire dei personaggi sembrano non avere alcun senso, oppure ce l'hanno? Il modo di comunicare e di agire in un mondo così diverso dal nostro non dovrebbe, infondo, essere davvero diverso? Ho in lista su Amazon gli altri capitoli, sto ancora decidendo sul da farsi.


Il Nostro Tragico Universo - Scarlett Thomas (Storia senza storia?)

Ho letto quasi tutti i libri di quest'autrice e quello che mi è piaciuto di più rimane il primo che ho letto: Che fine ha fatto Mr. Y?. È un'autrice che ama molto filosofeggiare sul tema della multi-dimensionalità dell'universo. I suoi libri hanno quasi sempre una protagonista femminile che parla in prima persona e che credo sia molto autobiografica. In genere è una giovane donna, attraente, con pochi soldi e che lavora nel campo della letteratura, magari facendo recensioni di libri per un giornale. Non segue le mode e tende a diffidare di ciò che la nostra società prova a propinarci come buono e giusto ogni giorno tramite i media e la pubblicità. Spesso è un'autolesionista che porta avanti relazioni con gli uomini sbagliati. Diciamo che a questo libro manca un po' quell'originalità che c'era in Che fine ha fatto Mr. Y o in L'Isola dei Segreti. Credo che in questo racconto cerchi di dire attraverso la sua protagonista cosa in realtà sta cercando di fare lei in questo racconto, ovvero raccontare una "storia senza storia", scrivere un libro senza seguire lo schema narrativo classico in tre atti: inizio, complicazione e risoluzione. Così come la sua protagonista sta pensando a come scrivere un libro di questo tipo, Scarlett Thomas lo fa lei stessa con questo racconto. Il Nostro Tragico Universo non ha propriamente un inizio e una fine, solo degli spunti e degli accadimenti casuali, non fornisce neanche una morale né prova a farcela intendere, e non ci dice cos'è reale e cosa non lo è perché non è questo lo scopo di una "storia senza storia". Comunque un esperimento interessante.

lunedì 26 agosto 2013

Io e la Sony

Scrivo questo post per parlare un po' della mia esperienza con la Sony maturata durante l'ultimo anno. Grazie alla mia sudatissima laurea triennale sono riuscita a racimolare i soldi per comprarmi un portatile. Ho deciso di cercarmi un bel portatile, che non avesse problemi a far girare programmi anche pesanti che devo usare come i software di calcolo o quelli di grafica. Ho pensato dunque di andare sul sicuro comprando un Sony VAIO. Anche alcuni tra i più incalliti amanti della mela sostengono che uno dei pochi concorrenti del Mac sul mercato sia proprio il VAIO quindi, come dire, ho pensato di cadere sul morbido!

Alla fine insomma ho preso un Sony VAIO SVE1511B4E. Le specifiche in sintesi sono: Cpu Intel Core i7-3612QM - Display Lcd 15.6" 16:9 WXGA - Ram 4Gb DDR3 - HD 640GB - Vga AMD Radeon HD7650M 1Gb dedicata - Webcam - GLan, Wi-Fi 802.11n - 1xUsb 3.0 - Bluetooth - HDMI - Windows 7 Home Premium 64bit.







Ed ecco i problemi che ho riscontrato da allora:

1. LA BATTERIA SI SCARICA IN 2 GIORNI A COMPUTER SPENTO

Comprato a fine Agosto, lo accendo, installo tutto, vado in vacanza 7 gg, torno...non si accende. :-/ Panico! No, non c'è nessun problema, era solo la batteria scarica! Ok, dopo averlo attaccato alla corrente si ripiglia. Insomma, alla fine se lascio il computer spento con la batteria carica (all'80% come consigliato dalla Sony per allungare la vita utile della batteria), dopo due giorni l'ha esaurita TUTTA e non ha nemmeno la forza per accennare l'accensione. Vorrei sottolineare che il PC è SPENTO. NO. Non sono stupida (beh...insomma...non abbastanza da non sapere questa cosa almeno!), non è in sospensione, ibernazione, standby o altro. È SPENTO. L'unica cosa che posso fare per evitarlo è staccare la batteria ogni volta che lo spengo, il che sinceramente è abbastanza palloso. Nella Community Sony l'assistenza mi dice: 

La causa (per il tuo modello) potrebbe essere la funzione del tasto WEB, funzione che consente al computer di avviare un browser senza che venga avviato il Sistema Operativo.

Ad ogni modo si tratta di un comportamento piuttosto diffuso, una ricerca Google restiutirà diversi risultati:
VAIO batteria si scarica da spento

Il VAIO VPCF12Z1E che utilizzo (non dotato di tasto WEB) ha lo stesso calo di capacità residua anche a PC spento, ovviamente lasciando sempre collegata la batteria.

Vedrò di reperire informazioni "ufficiali" (se ve ne sono) a riguardo non appena mi sarà possibile.

Premetto che in questa Community risponde sempre a tutto questo Marino.Manolo, che fa parte dell'assistenza Sony, quasi 24h su 24 e 365 giorni all'anno. Risponde molto rapidamente, io ho scritto di domenica e mi ha risposto nel giro di mezzora. Competente ed efficiente. Non so se sia una persona sola o un intero team per rispondere sempre così velocemente!

Comunque, tornando a noi, io non sono certo un ingegnere elettronico...ma è possibile una cosa del genere? Cioè non stiamo parlando di tasti touch, stiamo parlando tasti fisici. Di solito non ci sono tipo dei circuiti aperti, quindi senza spreco di energia, che vanno a chiudersi quando schiaccio il tasto facendo passare energia? 
Sono un po' arrugginita in queste cose ma, tanto per dirne una, qualche mese fa ho ritrovato in un vecchio scatolone la mia BEBI GIROTONDO (eh sì...si scrive così, all'epoca si era meno internazionali). Beh, la suddetta bambola aveva due contatti sulle due manine, così quando la prendevi per mano il tuo corpo faceva da conduttore, chiudeva il circuito e si attivava la funzione vocale che cantava "Giro, girotondo". Ecco, la BEBI GIROTONDO, dopo più di 15 anni, ha ancora la batteria carica ed è ancora in grado di cantare "Giro, girotondo", sebbene con una spettrale voce alterata dall'oltretomba che farebbe fare gli incubi ad un bambino per una settimana.
Ora io dico: possibile che la mia BEBI GIROTONDO non consumi delle stupide batterie comunacce in 15 anni, e il mio super PC consumi la sua intera batteria in 2 giorni per alimentare uno stupido tastino WEB fisico? Sony...c'è qualcosa che non va...non credi? Per il tuo maledetto tastino WEB potresti fare anche tu i due contattini come la mia bambolina. Sarebbero più efficienti, sai?





2. LA BATTERIA IN GENERALE

Ecco sì. Si potrebbe parlare un attimo del perché un computer si chiama "portatile". Credo ci possano essere due scuole di pensiero:
  • perché lo si può usare anche fuori casa in assenza di corrente;
  • perché è di dimensioni più compatte ed è dunque più agevole da trasportare.
Io direi che sono importanti entrambe ma credo che la Sony non sia dello stesso avviso. La batteria del mio PC dura al massimo 40 minuti utilizzandolo. Quando dico "utilizzandolo" non dico usando AutoCAD, stando su internet e ascoltando la musica, intendo cazzeggiando un po' in internet (posta, sito di facoltà...ops, dipartimento, facebook, etc.), con luminosità al minimo e risparmio energia attivato. Le 4 ore nominali garantite dalla Sony sono in modalità provvisoria di Windows, senza internet, con luminosità al minimo e senza neanche guardarlo il PC. A me sembra un po' poco, a dir la verità mi sembra proprio ridicolo.
Per questa cosa ho provato a contattare l'assistenza in tre modi:
  • TELEFONICAMENTE (numero a pagamento ovviamente) prima che scadesse la garanzia per la batteria, che dura solo sei mesi, non due anni come il PC. Mi ha risposto un tipo per bene e ingessato che ha continuato a dirmi che:

    Se il software preinstallato VAIO dice che la batteria è in ottimo stato, allora la batteria è in ottimo stato. Se il software preinstallato VAIO dice che la batteria è in ottimo stato, allora la batteria è in ottimo stato. Se il software preinstallato VAIO dice che la batteria è in ottimo stato, allora la batteria è in ottimo stato. Se il software preinstallato VAIO dice che la batteria è in ottimo stato, allora la batteria è in ottimo stato.

    Dicendomi inoltre:

    Signorina: noi non possiamo sapere che uso ha fatto lei del suo computer in questo periodo.

    Che cazzo di uso vuoi che ne abbia fatto?? Ah si, dimenticavo che mi diverto ogni giorno a lanciarlo dalla finestra tentando di centrare un barile di acido! -_-  .......ma se ti ho detto che non ce l'ho neanche da due mesi!?!?
  • NELLA COMMUNITY ad un tizio con il mio stesso PC, il solito Marino.Manolo dice:

    La durata della batteria "dichiarata" è di 4 ore, allo stato attuale (consumi), 2 ore e 20 mini sono del tutto realistici. (...) Personalmente, considero la durata della batteria normale, un computer può "lavorare" anche quando non ce ne accorgiamo, specialmente in presenza di molto software installato. (...) Le durate delle batterie vengono calcolate tramite specifici programmi, inoltre non dobbiamo dimenticare che nonostante soddisfi le proprie aspettative dal punto di vista funzionale la serie E di Sony rientra in una fascia economica di mercato.

    Da notare che a lui dura 2 ore e 20, non ho capito se lavorandoci o no. Vorrei dire che 750€ per me non è esattamente "economico". Ce ne sono che costano la metà e che riescono ad essere usati fuori casa senza alimentazione per un tempo soddisfacente. Magari non hanno la scheda video dedicata, o non hanno un i7, o non hanno cazzate come la retroilluminazione sulla tastiera (che comunque con l'alimentazione a batteria bisogna disabilitare sennò dura ancora meno di così!), ma se serve fuori casa è utilizzabile. E la Samsung fa portatili della stessa fascia di prezzo, con la stessa componentistica ma con un'ottima autonomia, quindi è abbastanza offensivo che ci si metta a dire che è così perché la fascia di prezzo secondo loro è economica.
  • AL NEGOZIO. Non sono una stalker, io mi ero messa via questa cosa che la mia batteria faceva schifo. Ho cercato in un sacco di forum, siti, etc. e alla fine ho capito che era così e basta. Tra le altre cose pareva che l'i7 fosse una possibile causa dell'eccessivo utilizzo di batteria. Fatto sta che qualche settimana fa ho trovato un signore con il mio stesso PC (o quasi, probabilmente è un po' diverso ma sempre Serie E, 15 pollici e con l'i7). Questo adorabile vecchietto mi ha detto che lui la sera ci sta tranquillamente a lavorare 3-4 ore su internet a batteria.
    .
    ..
    ...
    ....
    .....
    Allora mi sono decisa a portare il mio in assistenza e sono andata al negozio dove l'ho comprato. Lì il tizio ha cercato per mezzora l'impostazione per switch-are dalla scheda video dedicata a quella integrata. Non l'ha trovata. Mi ha chiesto se ho fatto un ripristino del sistema. Ma se non ha neanche un anno cosa vuoi che abbia fatto un ripristino di sistema?!? Insomma mi dice che è ovvio che consumi tanta batteria, è perché non c'è lo switch automatico dalla dedicata all'integrata per il risparmio energia e che devo ripristinare il sistema perché ci dovrebbe essere un fantomatico software VAIO per farlo. E detto questo arriviamo al terzo problema.


3. LA GESTIONE DELLE SCHEDE VIDEO

Dopo aver cercato per mezza giornata come fare a switch-are da una scheda video all'altra e come fare a capire quale sia quella attualmente in uso dal PC (tra forum, Sony, AMD, etc.), scopro che lo switch è facilissimo: Basta fare tasto destro sul desktop e...



....e non c'è una cippa! Su "Gestione Dispositivi" la scheda video integrata non compare neanche. Dovrebbero risultare entrambe:




invece risulta solo l'AMD.
Imprecando perché per gli altri è sempre tutto più facile, cerco salvezza in un'impostazione dal BIOS che però, purtroppo, è pressoché desertico dopo essere passato sotto il rastrello della Sony.
Provo di nuovo a ricorrere alla Community con Marino.Manolo:

M.M.: Il processore che equipaggia SVE1511B4E è corredato da grafica integrata ma non abilitata, non è presente alcuno Switch in quanto l'unica scheda video utilizzabile è la AMD.

IO: Quindi la Sony ha disabilitato la possibilità di utilizzare la scheda video integrata del processore? Non c'è alcun modo per abilitarla e utilizzarla con alimentazione a batteria per risparmiarne un po'?

M.M.: Si tratta di una scelta effettuata da molti produttori, alcuni modelli consentono lo Switc, altri no, temo non vi sia modo per abilitare la grafica integrata, non con il BIOS attualmente installato (non vi sono comunque BIOS ufficiali che lo consentano).

Insomma la Sony per qualche strana ragione ha tolto anche questa possibilità, ed è possibile che il consumo eccessivo di energia sia dovuto anche a questo.


4. LA REGISTRAZIONE DEL PRODOTTO

Rompono sempre le palle per la registrazione del prodotto. Una buona volta che mi metto a farla non posso farla. Il mio modello non è contemplato dalla pagina di registrazione. Ma scusa: l'hai commercializzato tu questo cavolo di modello! Sarà tanto difficile includere un modello nel menù a tendina??? L'ho segnalato all'assistenza via email (e con questo ho usato tutti e 4 i metodi di contatto possibili) e mi hanno detto che avrebbero provveduto. È passato un anno e il mio prodotto non è ancora né registrato né registrabile.


CONCLUSIONI

Sono una persona che sviluppa un affetto malsano nei confronti di tutto ad eccezione delle persone, quindi oggetti e animali. Il mio portatile è un bel portatile, è veloce e performante e non è colpa sua se la Sony è stata una stronza con lui. Gli voglio bene lo stesso. La Sony mi ha delusa per la gestione dei suoi dispositivi (perché togliere lo switch? e cosa consuma così tanta energia a computer spento?) e per l'assistenza. L'assistente web però da almeno risposte corrette e concrete. 
Non mi piace la Apple per i suoi prodotti ermetici e la sua determinazione nel dimostrare che la gente è pazza perché, anche se deve rimanere senza più un centesimo in tasca, l'iPhone5 se lo prende il giorno dell'uscita. A questo punto però, si potrebbe pensare che allora tanto vale prendere un Mac, così se non va sai almeno di avere un'assistenza impeccabile, e di non doverti smazzare elemosinando a destra e a manca qualche briciolo di spiegazione sul perché le cose non funzionano ragionevolmente.
Detto ciò, vorrei aggiungere infine che il mio smartphone è un Sony Ericsson Xperia Neo V, che adoro e va benissimo. 
Comunque non mi prenderò mai un Mac...MAI! :)