Bel film nelle sale dal 7 Marzo! Il film è tratto dal romanzo L'orlo argenteo delle nuvole (The Silver Linings Playbook) di Matthew Quick. Il titolo originale si riferisce ad un quadernetto, non presente nel film, dove Pat annota le buone intenzioni (che lui chiama silver linings, fodere d'argento) per sistemare la sua vita ed avere il suo lieto fine. Il regista è David O. Russel che io ho conosciuto per la prima volta nel bel The Fighter con Mark Wahlberg e Christian Bale.
La trama
Pat (Bradley Cooper) è un bipolare ossessivo potenzialmente pericoloso appena dimesso dall'ospedale psichiatrico. Va a stare dai suoi genitori (Robert De Niro e Jacki Weaver) e ha un'ordinanza restrittiva nei confronti della sua vecchia casa, della sua ex-moglie e del suo vecchio posto di lavoro. Da quando esce dall'ospedale si impegna per sistemare tutto quello che si era lasciato alle spalle e, in particolare, è ossessionato dalla sua ex-moglie, Nikki, che vuole riconquistare ad ogni costo e della quale nessuno gli vuole parlare. Mentre tenta di rimettere insieme i pezzi della sua vita conosce Tiffany (Jennifer Lawrence), giovane vedova a pezzi dopo la morte prematura del marito. Tiffany convincerà Pat a partecipare con lei ad una gara di ballo dalla quale dipenderanno scommesse, ristoranti, promesse e amori.
Cosa mi è piaciuto
- Bradley Cooper. Nei suoi occhi si vede tutta la malinconia della sua vita, un'anima smarrita in un mondo che spesso lo sconcerta. Difficilmente ci dimenticheremo di Pat che esce di casa avvolto dal suo sacchetto nero di plastica e si mette a correre. E' bello anche notare come cambia dall'inizio alla fine del film e come l'attore riesca ad evidenziare i momenti di lucidità di Pat contro quelli di smarrimento. Bravo, speriamo la smetta di fare sequel di Una Notte da Leoni (è in previsione il 3...dai...l'1 era carino ma il 2 faceva pena!)!
- Jennifer Lawrence. Quando Pat e Tiffany si conoscono intraprendono a tavola un'intensa discussione sulle loro esperienze con vari psicofarmaci davanti allo sguardo allibito degli altri commensali. Anche lei, insomma, ha qualche difficoltà nel gestire la sua vita. Al contrario di Bradley Cooper, Jennifer Lawrence non ha letto il libro e non si è documentata in modo particolare sui disturbi mentali del suo personaggio. Ha detto che voleva semplicemente rappresentare un personaggio imprevedibile e neanche lei voleva sapere prima cos'avrebbe fatto o detto Tiffany. Ci riesce bene, Tiffany è un bel personaggio. Per quanto abbia anche lei dei problemi è più solida di Pat, ma senza la risolutezza di quest'ultimo. Lei e Bradley Cooper saranno di nuovo insieme in Serena.
- Il ballo finale. Per il ballo finale gli attori non hanno usato contromisure, tutta farina del loro sacco dunque. Mi è proprio piaciuto! Era un misto tra il balletto di Olive alla fine di Little Miss Sunshine e il tango di Un Matrimonio all'Inglese con Colin Firth e Jessica Biel, comico e passionale insieme!
- La pazzia. Il figlio del regista ha la sindrome bipolare e il disordine ossessivo-compulsivo come il protagonista del film e, per questo motivo, questo tema gli era particolarmente caro. Mi è piaciuto come ha introdotto l'argomento, introducendo personaggi che di mentalmente sano non hanno molto eppure vivono la loro vita senza essere giudicati o imbottiti di psicofarmaci come Pat e Tiffany. Dov'è il confine tra equilibrio e follia? Forse l'amico di Pat succube della moglie è più "normale" di Danny, il ricoverato all'ospedale psichiatrico ossessionato dai suoi capelli e fuggitivo recidivo? O forse il padre di Pat, con le sue manie e la sua scaramanzia, è meglio di suo figlio? Credo di no. E allora perché gli uni vengono trattati come appestati e gli altri no? Chi determina qual'è il limite? A me ha fatto un po' pensare...
Insomma...vi consiglio questo film! Nonostante tratti un tema impegnativo non risulta mai pesante, anzi, scorre veloce, grazie anche alle note comiche del bravissimo De Niro. Non "non mi è piaciuto" niente questa volta! ;)