sabato 26 ottobre 2013

Gravity





















Premetto che sarà una recensione breve perché a quanto pare vengo giudicata prolissa...Non nego! Alle medie i miei riassunti erano più lunghi dei libri ma, come dice il saggio Barbalbero: "non dico niente che non valga la pena di essere detto, e ascoltato, in molto tempo" (traduzione spartana, mia, perché non ho voglia di ricercare la frase nel libro...perché non ho tempo...ed è per questo anche che questa recensione doveva essere spiccia!). Ma magari in effetti lui dice cose serie...non come me che divago su certe futilità...come ora! Comunque, venendo a noi, volevo dire che, come regola generale, se non avete voglia di leggere tutta una recensione, potete tranquillamente leggerne l'inizio e la fine, dove sono solita condensare il succo del discorso (l'ho anche messo in grassetto così magari a colpo d'occhio lo leggete subito evitandovi le mie digressioni!)!

Tornando a noi, Gravity, di Alfonso Cuarón!

Cosa mi è piaciuto

È sicuramente un film di grande impatto visivo ed un interessante esperimento registico. Ottimo 3D, bellissima fotografia, soggetto interessante. Come si capisce dal trailer, siamo su un satellite quando avviene uno sfortunato incidente. Il film sarà tutto ambientato nello spazio, dove gli unici suoni sono il respiro dei protagonisti, i rumori delle navicelle (temo sia un termine improprio) e la radiolina di Clooney. Il 3D rende bene l'affanno dato dalla mancanza di gravità e di punti di riferimento. In preda al panico, completamente in balia della sola inerzia, ci viene da respirare insieme alla protagonista. Dico "interessante esperimento registico" perché, oltre alla particolare location, si tratta di un film praticamente con un solo protagonista, e la cosa riesce abbastanza bene.


Cosa non mi è piaciuto

Ora che ho detto i pro, posso dire che, in ogni caso, questo film mi ha lasciata abbastanza perplessa. Tutte queste premesse interessanti vengono scialacquate in una serie insopportabile di sfighe per la protagonista. Davvero...io non riesco a trovare un paragone con qualche personaggio più sfortunato di lei, mancavano solo gli squali. No, la trama è insopportabile ed è impregnata dalla morale "Dopo una caduta ci si può sempre rialzare!", presentata in modo abbastanza grossolano.


Conclusioni

A me ha deluso, perché non credo serva a niente usare tante tecniche innovative ed interessanti se poi le lasci belle senz'anima, tanto fumo e niente arrosto. Ribadisco che, se si vuole vedere un esperimento similare (fantascienza nello spazio e con unico protagonista), si può vedere il bellissimo Moon, di Duncan Jones, che è costato 5 milioni di Dollari, contro i ben 100 milioni di Gravity.