Senza perdermi in preamboli comincio subito.
Cosa mi è piaciuto:
- Bilbo, il bravo Martin Freeman, bello lo scambio di battute col drago come lo era stato quello con Gollum, peccato gli venga lasciato meno spazio del dovuto.
- Smaug è fatto davvero bene, finalmente un drago come si deve! Intelligente ed egoista, forte e vanesio, con la voce di Benedict Cumberbatch deve essere uno spettacolo, ma anche il doppiatore Luca Ward fa la sua figura.
- Erebor. Della Montagna Solitaria si vede più di quanto si veda nel libro (presumibilmente al solo scopo di aumentare di 10 min la durata del film) ma in ogni caso mi è piaciuto curiosare tra le fucine e i corridoi della grandiosa città dei nani.
- Bosco Atro. La parte del libro nella quale la compagnia si perde nel Bosco, smarrendo la strada e sè stessi, è fatta molto bene o per lo meno io me l'ero immaginata proprio così!
Cosa non mi è piaciuto:
- Perché...perché perché Legolas e l'Elfetta?? La chiamerò solo l'Elfetta, perché è un personaggio così insulso che non vale la pena darle un nome. Io capisco che l'anima del commercio sta nell'audience, e io stessa ho perdonato un sacco di cose a Peter Jackson amando infine la precedente trilogia, ma questa trovata proprio non la sopporto. Perché devono sempre mettere intrallazzi amorosi anche dove non ci sono?? A cosa serve?? Per accaparrarsi la simpatia delle ragazze degli appassionati che accompagnano i loro consorti a vedere il film?? E poi Legolas qui sembra un assassino assetato di sangue. Jackson...guarda che ok che Legolas è un po' più giovane, ma a lui una cinquantina (o un secolino) in più o in meno non gli cambia tanto! Molto poco elfici tutti e due! Bocciatissimi! E parla una che ha il poster di Legolas attaccato alla porta...
- Beorn. Uno dei miei personaggi preferiti relegato a 5 minuti di un film di una decina di ore. Cinque minuti fatti male per giunta, neanche compare nel trailer a favore di quei due...quei due...(vedi locandina del film)...non dico altro.
- Personaggi forzatamente cupi. Peter Jackson tende sempre a far risaltare troppo il lato oscuro delle persone, come con Faramir ne Il Signore degli Anelli che da un'anima gentile e altruista si trasforma sotto le mani degli sceneggiatori in uno stronzetto. Qui Thranduil è un po' troppo cupo, così come anche suo figlio, e anche Thorin è sempre di una certa ambiguità. Ad esempio quando raggiunge Bilbo al tesoro e non si sa bene a cosa stia pensando, fermo con quello sguardo assassino. Il regista ha voluto accentuare la vena di pazzia che c'era nella famiglia del nano, andando a ledere un po' un personaggio che non avrebbe bisogno di rattoppi, che è già più che interessante di suo.
- Una freccia Morgul? Diciamo che tutta la parte dalla fuga nei barili a Pontelagolungo (diciamo anche che tutta la pellicola) è infarcita di specchietti per allodole con fughe, inseguimenti e combattimenti degni di un pubblico che come metro di valutazione di un film usa quasi esclusivamente la quantità di scene adrenaliniche in proporzione alla durata totale. In ogni caso, aiutatemi voi perché io forse mi sono persa qualcosa...hanno detto una freccia morgul??? Una lama morgul non è forse quel particolare tipo di arma posseduta dai Nazgûl?? PERCHÉ un orco qualsiasi avrebbe una freccia del genere?? O_ò
Insomma a me non è piaciuto granché. Difendo sempre a spada tratta i lavori di Peter Jackson ma questo non è Lo Hobbit. Insomma se vuoi fare un film da botteghino scriviti un soggetto da solo e fattelo ma non andare a prendere il lavoro di uno scrittore come Tolkien per poi violentarlo come ti pare. Per di più l'audience ce l'hai già senza inventarti storielle d'amore o introdurre battaglie e intrighi dove non ci sono, tant'è che pare che Il Signore degli Anelli sia il secondo libro più venduto al mondo, secondo solo alla Bibbia. Si, lo so, polla io che lo vado a vedere.
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